MAGENTA Nomi noti nell'ordinanza che ha portato agli arresti per 'ndrangheta

MAGENTA Spunta anche il nome di Rocco Mongiardo nell’ordinanza che ha visto l’arresto di numerosi esponenti della ‘ndrangheta lombarda e il coinvolgimento del sindaco si Sedriano Alfredo Celeste tuttora ai domiciliari. Mongiardo aveva iniziato tempo addietro i lavori in un locale di via Espinasse a Magenta con lo scopo di farlo diventare una discoteca. Al diniego del Comune si verificò, la scorsa primavera, un’aggressione nell’ufficio tecnico del palazzo comunale di Magenta perpetrata nei confronti del responsabile e di un geometra. Niente discoteca in via Espinasse, ma via libera per un club privato. Mongiardo viene citato a pagina 134 dell’ordinanza, e viene definito dai magistrati “soggetto contiguo alla famiglia mafiosa dei Musitano”. Nella fattispecie Mongiardo, estraneo alla vicenda relativa alla recente operazione della magistratura, viene tirato in ballo in questo modo.


“Di Grillo affida a Guerrisi Giampiero l’incarico di recapitare a Mongiardo Rocco il messaggio finalizzato ad organizzare l’incontro, poi avvenuto in data 4 aprile 2011, presso la villa sita in via Cicogna 7, tra lo stesso Di Grillo e Musitano Bruno, capo del clan Musitano detti ‘i fascisti’ di Bareggio, per appianare un contrasto insorto tra lo stesso Mongiardo e Rigoli Franco, soggetto ‘protetto’ dagli sponenti del clan ‘Di Grillo-Mancuso’”. Tale passaggio non è sfuggito all’attenzione dell’amministrazione comunale magentina. Il fatto che Mongiardo venga citato nell’ordinanza come soggetto “continuo” ad una famiglia mafiosa potrà significare qualcosa o non comporterà alcun problema? “Abbiamo letto l’ordinanza e stiamo cercando di capire quale sarà la strada più conveniente – ha spiegato il vice sindaco Paolo Razzano – da seguire e percorrerla per garantire la legalità in tutto quello che verrà realizzato a Magenta”.

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