Architetto corbettese progetta la casa 'domotica' per l'Alpino ferito in Afghanistan

Luigi De Finis durante una recente missione in Afghanistan
CORBETTA Architetto di professione non ha mai abbandonato la divisa da alpino. E si è sempre impegnato con il Gruppo Alpini di Magenta, tanto da progettare la casa domotica donata sabato scorso a Luca Barisonzi, alpino dell’8° Reggimento, battaglione Tolmezzo, 6° Compagnia “La Bella”. E’ Luigi De Finis, vive e lavora a Corbetta e ha il grado di maggiore quando indossa la divisa. Negli ultimi anni ha alternato la vita da civile a quella militare prendendo parte a numerose missioni all’estero. L’ultima in Afghanistan. La sua disponibilità, nell’aiutare Barisonzi di Gravellona Lomellina, tetraplegico a causa della ferita riportata a Bala Murghab il 18 gennaio 2011, era scontata. Si era dato subito da fare quando la sede del Gruppo Alpini di Magenta venne distrutta da un incendio, e così ha fatto anche questa volta. Lui, insieme a tanti altri volontari con il cappello Alpino. Barisonzi sarebbe dovuto rimanere immobile dal collo in giù, invece con tanta caparbia volontà, riesce a muovere le braccia. “L’ANA si è detta disposta a costruire una casa adatta alle sue disponibilità – spiega De Finis – è nata una casa domotica, comandabile per i disabili a voce o attraverso un tablet fissato alla carrozzina, dotata delle più moderne tecnologie. Sotto l’aspetto energetico è una casa a basso consumo per via dell’isolamento della struttura”.





La casa è posta tutta su un piano e misura 200 metri quadrati, più 35 di box. E’ dotata di una palestra per la costante fisioterapia di cui ha bisogno Luca per mantenere la funzionalità degli arti. L’intera operazione ha un valore di un milione e 300mila euro, di cui 850mila di spese effettive provenienti da donazioni. “La differenza è data dai costi non sostenuti – continua De Finis – perché la mia progettazione e quella di tutti i tecnici è stata fatta a titolo gratuito così come il lavoro di 130 volontari, alpini in congedo dell’ANA, che tra novembre 2011 e maggio di quest’anno si sono succeduti arrivando a fare oltre novemila ore di lavoro”. I volontari alpini sono giunti da tutta Italia, e chi non poteva esserci di persona ha donato materiali di pregio. La casa è di proprietà della fondazione ANA Onlus ed è data in uso a Luca Barisonzi finchè ne avrà bisogno.
Cerimonia di consegna dell'abitazione dell'Alpino Luca Barisonzi a Gravellona Lomellina

“Ho donato il mio lavoro senza chiedere un centesimo – conclude De Finis – forse perché in Afghanistan ci sono stato anch’io, occupandomi per sei mesi degli aiuti umanitari alla popolazione, ed avendo avuto la fortuna di tornare come ero partito avevo un debito morale con Luca e con quelli che, come lui, hanno lasciato qualcosa la più di me”.






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