Luigi De Finis durante una recente missione in Afghanistan |
La casa è posta tutta su un piano e misura 200 metri quadrati, più 35 di box. E’ dotata di una palestra per la costante fisioterapia di cui ha bisogno Luca per mantenere la funzionalità degli arti. L’intera operazione ha un valore di un milione e 300mila euro, di cui 850mila di spese effettive provenienti da donazioni. “La differenza è data dai costi non sostenuti – continua De Finis – perché la mia progettazione e quella di tutti i tecnici è stata fatta a titolo gratuito così come il lavoro di 130 volontari, alpini in congedo dell’ANA, che tra novembre 2011 e maggio di quest’anno si sono succeduti arrivando a fare oltre novemila ore di lavoro”. I volontari alpini sono giunti da tutta Italia, e chi non poteva esserci di persona ha donato materiali di pregio. La casa è di proprietà della fondazione ANA Onlus ed è data in uso a Luca Barisonzi finchè ne avrà bisogno.
Cerimonia di consegna dell'abitazione dell'Alpino Luca Barisonzi a Gravellona Lomellina |
“Ho donato il mio lavoro senza chiedere un centesimo – conclude De Finis – forse perché in Afghanistan ci sono stato anch’io, occupandomi per sei mesi degli aiuti umanitari alla popolazione, ed avendo avuto la fortuna di tornare come ero partito avevo un debito morale con Luca e con quelli che, come lui, hanno lasciato qualcosa la più di me”.
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