MAGENTA Contro la morte improvvisa...metti una mano sul cuore

MAGENTA Nel nostro Paese ogni anno muoiono ogni anno ben 60 mila persone, anche giovani in apparente buona condizione psicofisica, della cosiddetta ‘morte improvvisa’. Tra le vittime di queste aritmie maligne, per lo più non prevedibili, c’è anche Fabio Gaggino. Fabio, un giovane di 36 anni, nel marzo del 2010, si accascia a terra e perde i sensi, mentre sta per iniziare una partita di calcetto in compagnia degli amici di sempre a Vittuone. Un dramma terribile che spezza la vita di un giovane del nostro territorio nel fiore dei suoi anni e con tanti progetti, che amava lo sport e la compagnia dei suoi amici. Ma la morte di Fabio potrebbe non essere vana. Perché a febbraio di quest’anno mamma Rita Marmonti, insieme  al fratello gemello di Fabio,  Andrea, e ai tanti amici  - che continuano a tener viva la sua memoria anche attraverso una pagina dedicata su face book -  hanno un’idea per onorare al meglio la sua figura: organizzare una serata di sensibilizzazione sull’importanza della defibrillazione precoce, uno strumento facile e sicuro da utilizzare, che può salvare la vita a migliaia di persone.
In questa bella avventura gli amici di Fabio trovano una spalla importante, ancorché fondamentale, verrebbe da dire, nella Croce Bianca di Magenta. L’Associazione capitanata dal suo storico Presidente Franco Lombardi, è sempre in prima linea quando si tratta di portare avanti iniziative di questo genere. Ancor di più, quando, c’è di mezzo il ruolo, assolutamente fondamentale quando parliamo di ‘118’, della formazione.

Tanto è vero che ormai da qualche tempo la Croce Bianca ha un suo gruppo che si occupa esclusivamente di formazione. Tra i suoi referenti Stefania Piscopo, una ragazza che nella vita lavora come infermiera in sala rianimazione al ‘Fornaroli’ di Magenta e che sa bene, quindi, quanto sia importante intervenire per tempo così da poter salvare una vita umana. “Il settore formazione della Bianca è molto attivo – racconta Stefania – qualche tempo fa abbiamo organizzato un evento per l’ADMO, così da poter reclutare nuovi donatori. Adesso, ci troviamo dinanzi a questa nuova sfida che cogliamo volentieri perché siano certi che con la giusta sensibilizzazione e l’adeguata formazione, potremo salvare tantissime vite dal fenomeno della morte improvvisa”.
E’ così che è nato l’evento “Metti una mano sul cuore”. L’iniziativa in programma il prossimo 20 ottobre, punta davvero a fare informazione ma soprattutto a creare una grande mobilitazione.

D’altra parte, la Croce Bianca nella sua meritoria opera di Volontariato, ha già lanciato la sua proposta:. “Organizzare dei corsi di formazione aperti a tutti  di BLS ovvero di rianimazione cardiopolmonare”.
Inoltre, vale la pena ricordare che la legge regionale 120 del 2001 ha aperto anche ai ‘laici’ l’utilizzo del defibrillatore che- come ci spiega Stefania – non è affatto difficile da utilizzare e non ha nemmeno un costo particolarmente elevato (poco più di 2.500 euro). 
“Pensate quanto bene potremmo fare – sottolinea la Volontaria della Bianca – se avessimo dei defibrillatori pronti all’uso nei luoghi di maggior passaggio in città: all’ipermercato, piuttosto che in piazza o nei centri commerciali…”. L’idea è davvero bella e merita tutto il nostro appoggio. Intanto, gli amici di Fabio Gaggino stanno facendo la loro parte perché questo sogno diventi realtà. Per il secondo anno consecutivo, infatti, sui campi di calcetto di Vittuone nei prossimi giorni si disputerà un torneo in suo onore – le cui finali si terranno il primo di luglio – e il cui ricavato andrà, appunto, utilizzato per l’acquisto di un defibrillatore precoce da lasciare in dotazione agli stessi campetti. Così facendo la morte di Fabio non sarà certo stata vana.
F.V.

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