Castanese/Magentino: i libri pubblicati negli ultimi 30 anni

Il volume "Nosate - la storia millenaria di un piccolo paese della riva sinistra del Ticino"
Ecco l'elenco dei libri riguardanti il territorio del Castanese-Magentino pubblicati negli ultimi trent’anni, dalla Società Storica Turbighese e dall’Editrice Leoni. Chi fosse interessato a saperne di più può scrivere a:
giuseppeleoniadriano@gmail.com

1) BONOMI Angelo Vittorio, Carlo Bonomi pittore scultore architetto da Turbigo, Società Storica Turbighese, Turbigo 1981, 140 pp, ill.Monografia dell’artista che nacque a Turbigo nel 1880 e morto nel 1961. Furono i nobili De Cristoforis ad avviarlo a frequentare l’Accademia di Brera a Milano dal 1898 al 1904. Dopo il periodo milanese, durante il quale aprì uno Studio con gli amici Carrà, Castiglioni e Barilli, proseguì la sua formazione con una breve parentesi romana, poi con un lungo soggiorno a Monaco frequentandone l’Accademia, dove conobbe le opere dei maestri Lembach e Franz Stück.(esaurito)

2) AA. VV. L'Altomilanese nelle cartoline d’epoca
Opera di circa 220 pagine che raccoglie le cartoline d'epoca di
Dairago, Villa Cortese, Busto Garolfo, Cuggiono, Bienate, Magnago,
Vanzaghello, Nosate, Turbigo, Castano, Arconate con un'ampia
introduzione dal titolo "Dalla pieve al mandamento", 1992

3) LEONI Giuseppe, Turbigo, 1995, 112 pp, ill. L’autore ripercorre la
millenaria storia del paese che può vantare un disegno secentesco a
volo d’uccello (utilizzato come copertina) che riporta la matrice
originaria del paese, rarissimo documento originariamente contenuto
nell'Arbore e Discendenza dei Landi etc, feudatari imperiali di
Turbigo nel 1591. (...) Un'altra finesse sono i caratteri del titolo
del libro, tratti dal primo documento scritto conosciuto che cita il
nome del paese: si tratta di una pergamena del 1150, redatta in
scrittura gotica corsiva, conservata all'Archivio di Stato di Milano.

4) LEONI Giuseppe – BOLOGNESI Matteo, Contadini filandaie conciatori.
Spunti di storia buscatese, Turbigo, 1995.
Contadini Filandaie Conciatori ccrca nella storia buscatese quel
“carattere” che ha permesso alla gente di dire NO alla discarica dei
rifiuti solidi urbani. Ed è proprio nella mentalità "contadina" della
gente - la terra è nostra! - che va ricercata la forza  con la quale i
buscatesi e in particolare le donne si opposero ad una iniziativa
venuta dall'alto e per niente condivisa. Qualcuno scrisse su La
Sirena, un foglio di informazione a cura dei Comitati di Difesa
Ambientale, un pezzo di rara potenza espressiva dal titolo, Le donne
di Buscate. Eccolo:
"Si sono avvicendate tante figure maschili attorno a questa discarica
maledetta: uomini vissuti, con esperienza di lotta; uomini che hanno
deciso di partecipare dopo l'ennesima prepotenza; uomini dalla
politica facile e uomini semplicemente sensibili al problema
ambientale; parolai che hanno trovato un momento di gloria e persone
di buon senso; uomini di partito in buonafede e individui ambigui;
uomini che si schierano e uomini liberi che ragionano con la propria
testa; uomini che credono nella gente e uomini che non ci credono più.
Ma, oltre questo vasto paesaggio, un gruppo di visi che non lasciano
dubbi, che sprizzano trasparenza e onestà vera, hanno lasciato un
segno indelebile in tutta la vicenda: le donne di Buscate. Dolci, ma
determinate, coraggiose e perenni e onnipresenti hanno battuto ogni
logica di potere, di violenza, di ipocrisia. Loro ci hanno creduto
davvero, fin dall'inizio, alla difesa dell'ambiente e dei loro figli e
con discrezione hanno via via preso forza.
Grandi donne. Per chi le ha conosciute sotto una tenda o per chi le ha
viste assistere ai Consigli Comunali, hanno dato un raro e
entusiasmante esempio di unità e senso di responsabilità civile. Hanno
dato una lezione di speranza e di amore che nessuna strategia di
partito riuscirà a sporcare. Rappresentano la resistenza umana alla
rassegnazione, all'ipocrisia, all'ambiguità, alle ingiustizie del
nostro tempo (...)".

5) AA. VV. , Album Magenta
Raccolta di cartoline d’epoca della città protagonista della seconda
guerra d’indipendenza, 1996, 112 pagg.

6) LEONI Giuseppe, Magenta nella prima Repubblica (1947-1997) 1997,
112 pp . Si racconta, attraverso la consultazione dei documenti
dell’Archivio Comunale, il trapasso da una città manifatturiera
all’attuale realtà

7) CISOTTO Giampaolo, LEONI Giuseppe, VIGNATI Luisa, Induno-Malvaglio
Padregnano-Robecchetto, storia di una comunità, Turbigo, 1997, 150 pp,
ill.
La ricerca storica degli autori è articolata in dodici capitoli che
ripercorrono, in maniera esauriente, la storia delle località citate
nel titolo. I - Le Culture del Ticino: dai Celti ai Longobardi; II -
Le antiche località: da Induno a Robecchetto; III - Le acque: dal
Ticino alle rogge; IV - L'età feudale: dalla nobiltà d'arme all'ascesa
dei ceti borghesi; V - Le chiese: dalle antiche chiese private di
Padregnano alle parrocchiali:, VI - La parrocchia di Robecchetto: dal
1486 al 1997; VII - La parrocchia di Malvaglio: dal 1683 al 1997; VIII
- La proprietà e la popolazione: dagli "Stati delle Anime" al
Censimento, IX - L'Ottocento: dall'agricoltura all'industria, da
contadini a conciatori; X - Le Guerre: dai turcos ai partigiani; XI -
L'emigrazione e l'immigrazione: nelle miniere del Midwest...; XII - Il
Novecento: dalla miseria alla ricchezza, dal cortile alla villetta...
“(...) Avrebbe dovuto essere il dottor Fagnani di Pavia a presentare
il libro. Ne aveva i titoli e anche l'interesse visto il cognome che
portava. Ma l'erede fu bloccato la sera della presentazione dalla
nebbia. Nell'incontro che Giuseppe Leoni e Luisa Vignati ebbero a
Pavia l'anziano Fagnani disse loro: "Sapete che la città di
Pietroburgo mi ha scritto per avere delucidazioni sul volume del
marchese Federico, pubblicato e censurato nel 1811, nel quale
prevedeva la campagna di Russia di Napoleone del 1812 (...). La città
vuole ricordare il millenario della sua fondazione con la ristampa del
libro dell'ultimo feudatario di Robecchetto". L'erede del Fagnani
possiede ancora una copia della prima edizione, quella censurata (che
è stata effettivamente ripubblicata), e nell'occasione mise a
disposizione degli autori un ritratto della "famosa" Antonietta
Fagnani Arese, sorella del feudatario e considerata "una delle più
belle donne di Milano" del tempo.  Insieme al ritratto di quella che
fu l'amante del Foscolo (e non solo) consegnò la riproduzione del
busto del marchese conservato alla Biblioteca Ambrosiana, la quale
ricorda ancora oggi la memoria di Federico con una sala a lui
dedicata".

8) LEONI Giuseppe, Il grano e il gelso: Ossona nel Novecento,  1999, 112 pagg.
La storia di un paese che conquistò l’autonomia amministrativa da
Casorezzo all’inizio del Novecento.

9) LEONI Giuseppe, La centrale termoelettrica di Turbigo-Robecchetto
con Induno, edizione del Comune di Robecchetto con Induno, 2003, 72
pp, ill. Il volumetto porta come sottotitolo: "Un secolo (1899-2003)
di sviluppo dell'energia elettrica nel territorio della riva sinistra
del Ticino". L’autore registra tutti gli stadi tecnologici in cui si è
sviluppata la produzione di energia elettrica nel Novecento, con
particolare riferimento all’impianto turbighese, oggi la più potente
centrale del nord Italia (Edipower, ex Enel). In bibliografia tutte le
pubblicazioni riguardanti la centrale e le tesi elaborate dagli
studenti universitari. (esaurito)

10) AA.VV., La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Robecchetto,
edizione a cura della Fondazione "Primo Candiani onlus", 2003, 40 pp,
ill. La pubblicazione è dedicata a tutti coloro che hanno contributo
alla conservazione della chiesa parrocchiale finanziando l'intervento
di restauro superiore al miliardo di vecchie lire. L’indice dà il
senso della pubblicazione:   Presentazione di don Francesco Cameroni,
parroco; Introduzione di Giuseppe Leoni; Coloro che vollero la chiesa
... di Luisa Vignati; Cenni storici sul progetto originale  di Laura e
Angelo Vittorio Mira Bonomi; Regesto e trascrizioni dei documenti
d'archivio inerenti al progetto originario provenienti dall'Archivio
Arese Lucini; Il restauro architettonico realizzato da Laura e Angelo
Vittorio Mira Bonomi; David Beghé: un artista ispirato dall'amore di
Dio e per il prossimo di Isabella Coccovillo; Il restauro degli
affreschi di Elena Veggiotti e Paola Oppici.


11) LEONI Giuseppe, Nosate - la storia millenaria di un piccolo paese
della riva sinistra del Ticino, edizione patrocinata dal Comune, 2004,
112 pp, ill. La ricerca storica contiene importanti contributi di
Patrizia Morbidelli, Paolo Mira, Giampaolo Cisotto e traccia la prima
"storia" di questo piccolo paese della riva sinistra del Ticino
diventato famoso per i ritrovamenti celtici e longobardi.


12) AA.VV., Il ponte torriano sul Ticino, edizione a cura della
Fondazione "Primo Candiani onlus", 2005, 96 pp, illl. Il libro, curato
da Giuseppe Leoni,  raccoglie gli atti dei Convegni di Studio tenutisi
al palazzo Fagnani-Arese di Robecchetto con Induno dai seguenti
titoli: "Dove attraversava il fiume Ticino la strada
Mediolanum-Novaria?" (27 ottobre 2001); "Un Ponte medievale sul
Ticino" (9 ottobre 2003). Fu il centenario del Ponte sul Ticino al
passo di Turbigo a stimolare ulteriori ricerche storiche che portarono
ad individuare un palificato nell'alveo del Ticino, trecento metri più
a valle dell’attuale ponte in ferro. Alla presentazione avvenuta il 15
aprile 2005 parteciparono: Giancarlo Andenna, Alberto Gabba, Matteo
Dolci, Alfredo Lucioni. Nomi e cognomi noti a chi ha la passione della
storia del territorio: Giancarlo Andenna fu il primo, in una
pubblicazione del 1987, a parlare dell’esistenza di un ponte in legno
d’età torriana (1274) sul Ticino collocato sul fiume a sud di Turbigo;
Alberto Gabba, noto per aver studiato in maniera approfondita in ponte
napoleonico in pietra di Boffalora (iniziato nel 1805 e terminato nel
1828) ha illustrato la tecnica di costruzione dei ponti medievali;
Alfredo Lucioni ha studiato a fondo il priorato di Padregnano,
l’antica presenza Fruttuariense che si chiuse nel 1197.

13) LEONI Giuseppe, Castano Primo: da borgo a città, edizione
patrocinata dal Comune, Novara, 2007, 168 pp, ill. Il libro è dedicato
agli storici locali castanesi (Antonio Acerbi, Carlo Casati, Gian
Domenico Oltrona Visconti, padre Virginio Martinoni) che per primi
hanno studiato il territorio lasciando tracce profonde che l’autore ha
diligentemente seguito.

14) LEONI Giuseppe, Uomini Nostri – Imprenditorialità e umanità nella
modernizzazione dell’Altomilanese, edizione a cura della Fondazione
“Primo Candiani onlus”, 2008, 134 pp, ill. Il filo conduttore è un
intreccio tra riconoscenza, lavoro e senso di appartenenza al
territorio. Dopo l’Unità d’Italia un folto gruppi di ingegneri dei
politecnici di Milano e Torino si rimboccarono le maniche per
“costruire l’Italia”. Sono loro che progettarono ponti, strade,
centrali eletriche trasformando l’Italia contadina in una delle
nazioni più sviluppate del mondo.

15) LEONI Giuseppe, Le Battaglie del Ticino – scontri armati dalla
protostoria all’Unità d’Italia. edizione a cura della Fondazione
“Primo Candiani onlus”, 2010, 144 pp, ill.  Il libro pone particolare
attenzione al combattimento di Turbigo-Robecchetto prologo a quella
che è passata alla storia come la Battaglia di Magenta. E’studiata
attentamente anche la battaglia del 31maggio 1800 nella quale il
grande Napoleone corse il rischio di essere ucciso proprio a Turbigo.
Il libro rivolge attenzione anche alla Battaglia di Marignano (1515)
durante la quale Francesco I di Valois si accampò al Padregnano con
75mila soldati e il Re passò la notte nel castello turbighese ancora
oggi esistente; La Battaglia di Pavia (1525); La Battaglia di
Parabiago (21 febbraio 1889); La Battaglia tra Torriani e Visconti
(1270); La Battaglia di Legnano (1176); lo scontro tra Longobardi e
Franchi (590); La Battaglia tra Annibale e Scipione (218 a.C.) e lo
studio di Leoni si conclude con la discesa di Belloveso in Italia (V
sec, a,C,) e le ipotesi circa l’individuazione della città di Melpum
(Castelletto Ticino o Pombia?).

16) LEONI Giuseppe, Turbigo e la sua storia, dieci volumetti  - di 32
pagine ciascuno - in cui viene illustrata la storia del paese, aventi
il seguenti titoli:  1) Il castello medievale; 2) Carlo Bonomi; 3) La
Casa delle Colonne; 4) I Luoghi della storia; 5) Le Chiese; 6) Le
tracce del passato; 7) Il palazzo de Cristoforis; 8) Le acque; 9) Le
centrali; 10) La Maestra.  Edizione a cura del Comune di Turbigo, 2010

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