MAGENTA (di Fabrizio Valenti) Ancora un Consiglio comunale di fuoco a Magenta. Nemmeno l'aria del Natale e il brindisi tra i Consiglieri è servito a placare gli animi. Sì, perchè ieri sera, in un clima 'surreale', è andato in scena il Consiglio Comunale 'aperto' coi cittadini, alla presenza di tutti gli esponenti della minoranza e del consigliere dell'Udc Francesco Bigogno.
La miccia si è accesa, quando, dopo l'interruzione - appunto per lo scambio di auguri - i Consiglieri di Maggioranza (escluso Bigogno) se ne sono andati facendo venire meno il numero legale. A quel punto il Pd non è stato a guardare. E ha inscenato questa forma di protesta. Che con il passare del tempo e grazie al tam tam, si è arricchita della presenza di diversi cittadini. "Sono arrivate persone vicine al Pd, - spiega il Segretario cittadino Paolo Razzano - ma anche semplici cittadini, coi quali abbiamo dato vita ad una protesta civile e molto più rispettosa delle istituzioni di quanto, invece, hanno fatto il Sindaco e la sua Maggioranza. A parte Bigogno, naturalmente, al quale va la nostra totale solidarietà, perchè siamo sicuri che non sta passando un momento facile". Ma perchè questa reazione da parte di PdL e Lega?
In scaletta, c'erano diverse mozioni e interrogazioni,alcune di queste che si trascinavano da diversi Consigli comunali. Ma una in particolare è quella che, evidentemente, ha innescato la reazione della Maggioranza.
"Volevamo discutere - osserva Razzano - la questione della 'pista ciclabile' di Via Espinasse, ma soprattutto volevamo chiedere conto, attraverso la nostra interrogazione specifica dell'articolo apparso di recente sul 'Fatto Quotidiano' che riguarda il nostro Sindaco in prima persona. Ciò non è stato possibile, e ora ci rivolgeremo alla città per rendere pubblico il tutto. Certo è che con questa sua decisione il Sindaco, ha ottenuto il risultato di ricompattare tutta la Minoranza e mettere dalla nostra anche il Capogruppo dell'Udc Bigogno. Davvero un bel successo politico". Domani mattina, intanto, il Pd ha convocato una conferenza stampa urgente in cui denunciare quanto accaduto giovedì sera in Consiglio e comunicare alla città i particolari dell'operazione di trasparenza amministrativa che partirà immediatamente dopo.
La miccia si è accesa, quando, dopo l'interruzione - appunto per lo scambio di auguri - i Consiglieri di Maggioranza (escluso Bigogno) se ne sono andati facendo venire meno il numero legale. A quel punto il Pd non è stato a guardare. E ha inscenato questa forma di protesta. Che con il passare del tempo e grazie al tam tam, si è arricchita della presenza di diversi cittadini. "Sono arrivate persone vicine al Pd, - spiega il Segretario cittadino Paolo Razzano - ma anche semplici cittadini, coi quali abbiamo dato vita ad una protesta civile e molto più rispettosa delle istituzioni di quanto, invece, hanno fatto il Sindaco e la sua Maggioranza. A parte Bigogno, naturalmente, al quale va la nostra totale solidarietà, perchè siamo sicuri che non sta passando un momento facile". Ma perchè questa reazione da parte di PdL e Lega?
In scaletta, c'erano diverse mozioni e interrogazioni,alcune di queste che si trascinavano da diversi Consigli comunali. Ma una in particolare è quella che, evidentemente, ha innescato la reazione della Maggioranza.
"Volevamo discutere - osserva Razzano - la questione della 'pista ciclabile' di Via Espinasse, ma soprattutto volevamo chiedere conto, attraverso la nostra interrogazione specifica dell'articolo apparso di recente sul 'Fatto Quotidiano' che riguarda il nostro Sindaco in prima persona. Ciò non è stato possibile, e ora ci rivolgeremo alla città per rendere pubblico il tutto. Certo è che con questa sua decisione il Sindaco, ha ottenuto il risultato di ricompattare tutta la Minoranza e mettere dalla nostra anche il Capogruppo dell'Udc Bigogno. Davvero un bel successo politico". Domani mattina, intanto, il Pd ha convocato una conferenza stampa urgente in cui denunciare quanto accaduto giovedì sera in Consiglio e comunicare alla città i particolari dell'operazione di trasparenza amministrativa che partirà immediatamente dopo.
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