La CISL sul trasporto locale: "Servono proposte serie per non subire i tagli della manovra"

“La situazione del trasporto pubblico locale su gomma, già di per sé molto critica, rischia di diventarlo ancora di più dopo l’annunciato taglio di 300 milioni di euro a livello regionale. Non crediamo, però, che questo sia il momento della protesta fine a se stessa, quanto, quello della proposta, per evitare nuove pesanti ricadute sia in termini occupazionali, sia per la qualità del servizio che sarà garantito”. E’ quanto afferma Alessandro Bianchi, Segretario della FIT CISL Legnano Magenta. Con Atinom Spa messa in liquidazione e le cui linee del ‘lotto 5’ che con il prossimo anno saranno gestite da Stav di Vigevano, e Movibus che vive una situazione di grossa sofferenza, non c’è da stare certo allegri.
“Nel caso delle tratte prima in gestione ad Atinom – osserva Bianchi – ci sarà verosimilmente da scontare una fase di armonizzazione. Quanto ai dipendenti il nostro timore è che quelli prossimi alla pensione non saranno sostituiti”. Per quanto riguarda, invece, la vicenda di Movibus si attende con gennaio una complessiva ristrutturazione delle linee in modo da evitare costi inutili. “Anche se – sottolinea Bianchi – stiamo parlando di linee storiche. Qui il vero problema è piuttosto il costo al Km che non è adeguato”. Anche su questo fronte il Sindacato CISL è impegnato nella salvaguardia dei salari dei lavoratori in una fase davvero molto delicata. “L’auspicio è che con Expo 2015 alle porte, il trasporto pubblico venga sostenuto con maggior convinzione e rilanciato”. “Questa è prima di tutto una scelta strategica – continua il Segretario dell’UST CISL Legnano Magenta Giuseppe Oliva – quando discutiamo di mobilità è un po’ come trattare di sanità, sono settori della vita pubblica che debbono essere salvaguardati a prescindere”.

La vera questione, quindi, è quella di recuperare risorse da altri ambiti. “Innanzi tutto – aggiunge Oliva – attraverso la lotta all’evasione fiscale”. “Non di meno – sostiene Bianchi – stiamo trovando la collaborazione delle rappresentanze sindacali per sconfiggere il fenomeno dei ‘portoghesi’ che certo incide sui bilanci delle aziende di trasporto”. E sempre Bianchi, che ha avuto modo di lavorare a lungo in Atinom, conclude con una riflessione sull’esperienza ormai conclusasi, dello storico Consorzio di trasporti del Nord Ovest Milanese: “E’ un vero peccato, personalmente non posso che applaudire a quel modello organizzativo così efficiente, anche grazie al lavoro e alla professionalità di persone come l’ingegner Sergio Guarnieri, ma troppo piccolo per sopportare l’agguerrita concorrenza del mercato attuale”.


LE PROPOSTE CHE LA CISL AVANZA PER IL TRASPORTO PUBBLICO:

Sono ingestibili tagli ai finanziamenti del 20-30%, vanno reperite risorse aggiuntive che permettano un assetto finanziario sostenibile, razionalizzazioni possibili e garantiscano investimenti futuri nel parco mezzi e nei servizi;

Si possono studiare ulteriori razionalizzazioni ed efficienze, affiancandole ad ulteriori disincentivi all’uso dell’auto dentro le città (vedi zone ztl, parcheggi in concessione alle società di trasporto, ecopass);

Si deve evitare ricadute dannose e traumatiche dei tagli sull’occupazione nelle aziende di trasporto; nella nostra Regione sarebbero a rischio fino a 3.000 posti di lavoro, chiediamo perciò un tavolo di confronto presso l’Assessorato competente che eviti licenziamenti e tagli occupazionali e individui soluzioni di tutela alternative;

Sono necessari nuovi sistemi d’integrazione tariffaria,incentivi agli abbonamenti, sconti sulla base del reddito o per le famiglie numerose, incentivi per i lavoratori come già avviene per i ticket restaurant che attenuino l’impatto degli aumenti sui soggetti più bisognosi ed evitino la perdita di clienti;

Per la CISL, dunque, serve una grande opera modernizzatrice. Solo così sarà possibile sostenere il trasporto pubblico in una regione così decongestionata com’è la Lombardia.

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