Piano d'Area "Navigli Lombardi" approvato, Prina: "Sarà un punto fermo nella programmazione"

Approvato oggi, martedì 16 novembre 2010, il Piano territoriale regionale d’Area “Navigli Lombardi”. Uno strumento che ha trovato il consenso anche del consigliere regionale Francesco Prina. “E’ con grande soddisfazione che accolgo questo Piano d’Area. Positivi i contenuti e i principi espressi (valorizzazione nel rispetto delle peculiarità naturalistiche e di paesaggio) ad esempio sulle fasce di salvaguardia di 100 e 500 metri, e sarà punto fermo della programmazione territoriale regionale che avrà cogenza sui Pgt locali”, ha detto Prina. “Il lavoro del Piano è stato condiviso in Commissione e si basa su uno studio tecnico molto attento; il nostro Est Ticino potrà trarre giovamento da questo strumento di programmazione che tenderà alla promozione di iniziative di valorizzazione del territorio accanto allo sviluppo di una economia dolce legata al paesaggio che verterà sulla proposta di fruizione, ricettività, mobilità dolce”. Operazioni che acquistano maggior rilevanza se si pensa al prossimo appuntamento di Expo 2015 ed al ruolo che l’Est Ticino potrà rivestire in tema di turismo sostenibile.


Il consigliere Prina afferma poi la validità del lavoro svolto dall’agenzia regionale Navigli Lombardi scarl per la quale ha richiesto espressamente sia in Commissione che al Consiglio l’unicità come coordinamento e gestione del Sistema Navigli nel suo insieme: “Inutile moltiplicare enti e Cda; Navigli Lombardi sta lavorando bene e potrà farlo anche meglio. Soprattutto se saprà intessere rapporti virtuosi con le realtà locali (non solo imprenditoriali ed istituzionali ma anche civili, associanistiche, amatoriali) che si occupano a diverso titolo della valorizzazione, tutela e custodia del paesaggio dei Navigli”.

Francesco Prina ripercorre le tappe che hanno portato a questo risultato, un cammino iniziato nel 1998 proprio nell’Est Ticino: “Con una punta d’orgoglio posso affermare che l’arrivo a questo traguardo rappresenta l’attestazione della validità di quanto fatto a partire dal 1998 nel territorio dell’Est Ticino, tra il fiume Ticino e il Naviglio Grande, e che io stesso, in qualità di sindaco, ebbi la volontà di intraprendere organizzando i Comuni del magentino, abbiatense e castanese. L’idea era quella di ricostituire l’identità del territorio che nei secoli fu caratterizzato proprio dal Naviglio leonardesco e dai traffici che esso permetteva con la Grande Milano”.

Idea che piacque, fu condivisa dall’amministrazione regionale di allora, fece decollare una strategia che portò al Master Plan dei Navigli e anche il progetto ‘Riscopriamo il Naviglio Grande’.

In sede di Consiglio regionale il consigliere corbettese ha poi lanciato un’ipotesi per il futuro del sistema navigli urbani a Milano:

“Realizzare uno studio di fattibilità per riportare alla luce, ove possibile, i tratti coperti dei Navigli della cerchia del centro storico milanese. Progetto che rappresenta un’occasione imperdibile per portare avanti i lavori connessi a Expo 2015 e per portare Milano al livello di altre capitali europee che hanno saputo fare dei propri canali un punto di caratterizzazione urbana ed paesaggistica con un forte richiamo turistico”, ha detto Prina. A questo proposito, Prina chiede inoltre l’istituzione di un fondo destinato alla realizzazione di un centro documentale e visivo della memoria collettiva della vita attorno ai Navigli”.

Milano-Corbetta, 16 novembre 2010

www.francescoprina.it - ufficio stampa territorio - territorio@francescoprina.it - (a. branca)

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