MARCALLO CON CASONE Sciopero alla cooperativa Simba: "Vogliamo i nostri soldi!" (VIDEO)

Marcallo con Casone: lavoratrici e lavoratori della cooperativa "Simba" in sciopero
MARCALLO CON CASONE La crisi del lavoro nel magentino non conosce battute d'arresto. Non ci sono solo i cassaintegrati della Novaceta che stanno facendo l'impossibile per far ripartire l'azienda di viale Piemonte con tanto di presidio sul tetto e davanti ai cancelli che continua da quasi un anno. Ieri, e per tutta la giornata, hanno scioperato 75 persone. Donne e uomini della cooperativa "Simba" di Marcallo con Casone. Si lamentano perchè, da un po' di tempo a questa parte, i pagamenti non sono stati più regolari e per questo mese lo stipendio rischia di saltare. "Ci hanno assicurato che i soldi arriveranno all'inizio di novembre, ma sono solo parole alle quali ormai non riusciamo più a credere", dicevano lavoratrici e lavoratori che ieri hanno presidiato il piazzale antistante lo stabilimento che si occupa di imballaggi. I problemi iniziarono lo scorso anno quando la cooperativa era la ABM e ci furono giornate di sciopero e proteste. Nel mese di novembre alla ABM subentrò la Simba.

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"Le cose però non sono cambiate – spiega Rosy Valentino una delle rappresentanti sindacali insieme a Michela Raspanti, Maria Anastasio e Anna Cavallaro – il committente non ha versato i soldi e quindi noi rimaniamo senza stipendio. Questa volta non ci faremo prendere in giro e andremo avanti con lo sciopero ad oltranza finchè non otterremo quello che ci spetta. Proprio oggi è prevista la firma per l'avvio della cassa integrazione". Ieri mattina nel piazzale della cooperativa sono arrivati anche i carabinieri che hanno voluto, per ragioni di sicurezza, visionare i documenti e prendere nota delle generalità di tutti i manifestanti. "Torneremo sulla strada a manifestare se sarà necessario", promettono le lavoratrici. Che hanno sistemato due grossi cartelli ben visibili lungo la trafficata via Roma, la strada che congiunge Marcallo a Magenta. Recitano: "Dopo un anno si ripete la stessa storia. Vogliamo i nostri soldi, senza la cooperativa non andate avanti. Vergogna, è un'indecenza!".

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