TURBIGO Trentottenne muore per la puntura di un calabrone

TURIGO E' morto probabilmente a causa della puntura di un calabrone. Vittima è un 38enne di Oleggio, in provincia di Novara, che lunedì mattina stava passando da Turbigo. Era alla guida di un camion telonato in compagnia del fratello che sedeva accanto quando, dal finestrino, è entrato l'insetto che lo ha punto alla tempia. La vittima, Salvatore Nardi sposato e con due figli, ha accusato subito un malore tanto da essere costretto a fermarsi per lasciare la guida al fratello.

Ma dopo qualche metro, raggiunto il parcheggio dell'ufficio postale di via Fredda, il 38enne ha perso i sensi. Immediatamente il fratello ha fatto scattare i soccorsi allertando la centrale operativa di Varese che ha inviato a Turbigo un'ambulanza della Croce Azzurra di Buscate e l'automedica. Al loro arrivo i soccorritori hanno trovato l'uomo in arresto cardiaco. Hanno iniziato le manovre rianimatorie trasportandolo in massima urgenza all'ospedale di Busto Arsizio. Giunti al nosocomio ai medici non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. I funerali potrebbero tenersi giovedì mattina ad Oleggio. Nardi era conosciuto a Turbigo dove, con il fratello, aveva gestito un bar. Impossibile sapere se fosse allergico alle punture di insetti. Fatto sta che la tragedia avvenuta a Turbigo ricalca in tutto e per tutto quanto accaduto ad Arluno a metà agosto. Un uomo di 48 anni, mentre si trovava nel giardino della sua abitazione di via Roma in zona centrale, è stato punto da un insetto, forse una vespa o un'ape. Ha accusato un malore improvviso e si è accasciato. E' stato soccorso da un'ambulanza e dall'elisoccorso, ma una volta giunto all'ospedale di Rho è stato dichiarato il decesso.

Due casi di shock anafilattico avvenuti nel giro di pochi giorni a poca distanza. E lo scorso anno a Boffalora un uomo venne attaccato da un nido di vespe mentre era intento a tagliare il prato. Per fortuna in quel caso le cure immediate fecero effetto e l'uomo si salvò.

Commenti