Rom nei cimiteri: inchiesta al campo santo di Corbetta

CORBETTA (di Claudio Cavaliere) Il cimitero di Corbetta ha due ingressi per i cittadini. In entrambi gli ingressi, ma già dentro il cimitero, non fuori, sostano da qualche tempo degli zingari. Transitando si viene chiamati con frasi del tipo”Buongiorno, mi può dare qualcosa”? Lo zingaro, da seduto, mostra allora una foto non ben visibile con qualche persona ritratta.


Ho parlato con uno di loro, oggi, un ragazzo di venticinque anni circa. Parla poco l’italiano, è un rumeno, riesco a farmi spiegare come funziona il sistema. Vive in un campo nomadi nel quartiere Bovisa di Milano. Nel campo, un coordinatore lo manda a Corbetta. Prende il treno e arriva in mattina presto. Resta fino a mezzogiorno, chiede soldi a chi entra e poi verso mezzogiorno se ne va via.


Mattia, un ragazzo che lavora come custode a Corbetta, tramite un cooperativa, spiega che a volte chiama le forze dell’ordine; ma dopo pochi minuti che vengono allontanati, si rimettono di nuovo dove erano prima. Spiega che a Nova Milanese, cimitero anch’esso in gestione dalla stessa cooperativa, c'era lo stesso problema, ma con un controllo costante quotidiano delle forze dell’ordine, la situazione è stata risolta.

La polizia locale dispone di una normativa che permette loro soltanto la verifica dei documenti e l’allontanamento. Esiste la legge 94 del 2009, ma non è ben chiaro se permette di dare loro una multa specifica solo per il fatto di stare seduti dentro il cimitero. Eventualmente, ma è un ipotesi, potrebbero dare una multa se venissero colti sul fatto mentre chiedono l’elemosina.

Forse potrebbero avere qualche strumento in più se si emettesse un’ordinanza comunale specifica.

La situazione è difficile da sbrogliare perché questi finti mendicanti, sanno bene a chi chiedere o no. Le signore anziane spesso lasciano loro qualche soldo, impietosite ed ingannate.

I due zingari, un ragazzo ed una ragazza, entrambi sui venticinque anni, dopo avere risposto alle mie domande, si alzano e se ne vanno di gran fretta per le vie di Corbetta. CLAUDIO CAVALIERE

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