MAGENTA Quattro Rom uccisi nella loro casa di via Dante dal monossido di carbonio

MAGENTA Una tragedia costata la vita a quattro ragazzi dall'età compresa tra i 20 e i 25 anni sgomberati recentemente dal campo di via Triboniano a Milano. Rom di nazionalità romena che avevano trovato una sistemazione al secondo piano di uno stabile al civico 62 di via Dante, quartiere Nord della città, da non più di un paio di settimane. L'allarme è scattato poco dopo le 15 di oggi. Il fratello di uno dei Rom deceduti si era recato nell'abitazione di via Dante. Ha suonato ripetutamente il campanello, lo ha cercato al telefonino. Ma non ha ottenuto risposta. Lo ha cercato per strada, ha guardato dove di solito parcheggiava la sua Mercedes. E l'ha vista in una strada adiacente a via Dante.

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Si è preoccupato e ha chiamato il proprietario dell'appartamento, un giovane egiziano che è arrivato sul posto con un duplicato delle chiavi. L'egiziano ha aperto e i due si sono trovati di fronte ad uno spettacolo terribile. Due uomini erano a terra nella camera da letto, in giacca, la ragazza era svestita, stava probabilmente facendo il bagno, un'altra ragazza era sul divano davanti alla televisione accesa. Nessuno di loro rispondeva. Il fratello ha spaccato il vetro della finestra sospettando subito che le esalazioni di monossido di carbonio fossero responsabili di tale tragedia. Ha rotto una bottiglia d'acqua gettandola sui corpi nel tentativo disperato di rianimarli.

Hanno allertato i soccorsi coordinati dal 118 che ha inviato in posto quattro ambulanze. La Inter Sos di Marcallo con Casone, la Croce Bianca di Magenta, il Cvps di Arluno e la Croce Azzurra di Abbiategrasso. Ma per le persone all'interno di quell'appartamento non c'è stato nulla da fare. Erano deceduti forse da qualche ora. Sorpresi mentre erano in un momento di relax nella loro casa. I carabinieri di Magenta, coordinati dal comando compagnia di Abbiategrasso guidati dal capitano Michele Pettinelli, sono arrivati subito in posto per l'avvio delle indagini. Dai primi accertamenti parrebbe proprio che tutto sia partito da una caldaia per lo scaldabagno difettosa. Saranno comunque gli accertamenti autoptici a chiarire le cause e soprattutto l'ora del decesso. A perdere la vita è Elvis Serban. Proveniva dalla Romania e viveva in Italia da una decina di anni. Bals Olt è il suo paese di origine. Una cittadina di circa 20mila abitanti della regione storica dell'Oltenia. Ha perso la vita anche Catalin Nadarojv, che ha un rapporto di parentela con Elvis. Oltre alle rispettive compagne, tutte di giovanissima età.

“Vivevano nel campo Rom di via Triboniano a Milano – ha raccontato una donna – poi sono stati sgomberati per motivi di sicurezza. Volevano una vita normale e hanno trovato la morte”. “Vivo in questo palazzo da un paio di anni – ha detto Julio, vicino di casa di nazionalità ecuadoregna – sono case sicure, non si è mai verificato nulla”. Sul posto anche la Polizia locale di Magenta che ha chiuso via Dante fino alla rotonda di via Saffi. E' arrivato anche il sindaco Luca Del Gobbo, insieme a diversi membri dell'Amministrazione comunale.

Alla fine si sono vissuti momenti di tensione. Al momento di trasferire i corpi all'obitorio i Rom, parenti e amici del deceduti accorsi in via Dante, urlavano: “Togliete il telo bianco! Li vogliamo vedere per l'ultima volta”.

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