MAGENTA Il PD sulla sicurezza in città: "Furti in aumento, la Lega Nod ha fallito"

MAGENTA «È curioso che a lanciare proposte sulla sicurezza nel territorio del magentino sia proprio l’assessore comunale Simone Gelli, esponente dello stesso partito che nel Governo ha sostenuto la politica sbagliata e fallimentare delle ronde. Il “buco nell’acqua” della Lega Nord sul fronte sicurezza è clamoroso: per ammissione dello stesso ministro Maroni, solo 6 associazioni di volontari su scala nazionale hanno risposto alla “chiamata” del decreto ministeriale sulle ronde.



È curioso che a lanciare proposte sulla sicurezza nel territorio del magentino sia proprio Gelli, la stessa persona che non ha garantito la sicurezza nella propria Città. I furti e gli episodi di criminalità a Magenta sono in aumento e le forze dell’ordine fanno ciò che possono, con le scarse risorse messe a loro disposizione. La Polizia Locale di Magenta è sotto organico da anni e solo nel 2008 è stato assunto un agente in più, riportando di fatto il personale della Polizia Locale alla situazione del 2005 (25 unità).

In quattro anni, dal 2006 ad oggi, la spesa prevista dall’Amministrazione comunale in materia di sicurezza è aumentata mediamente di poche decine di migliaia di euro all’anno, insufficienti per far fronte alle nuove esigenze dei cittadini. Per fare un esempio, nel 2008 (ultimo dato disponibile) il parametro di efficienza per i servizi dell’ufficio tecnico (calcolato dal rapporto tra costo e popolazione) è aumentato di +3,09; nello stesso anno, quello per la Polizia Locale è cresciuto solamente del +1,7. Per non parlare di come è stato cancellato il progetto del “Vigile di Quartiere”, avviato dall’ex assessore Bruno Santopaolo, che pur avendo molti limiti garantiva la vicinanza delle forze dell’ordine alla popolazione nei diversi quartieri di Magenta.

È questa la priorità che la Lega Nord riserva alla sicurezza dei nostri concittadini? È facile impostare la propria propaganda elettorale sull’insicurezza, alimentando la paura nella gente e incolpando gli stranieri di essere gli unici responsabili della criminalità nel territorio. Ben diverso è offrire soluzioni concrete alle nostre comunità locali. Per esempio, perché non attuare la proposta - contenuta proprio nell’ultimo programma amministrativo della Lega Nord di Magenta – di assumere personale civile con compiti d’ufficio e di ausiliari della sosta?

Si potrebbe coinvolgere in questo progetto una parte dei lavoratori della Novaceta, che difficilmente sarà ricollocata in altro modo. In questo modo gli agenti della Polizia Locale di Magenta potrebbero dedicarsi esclusivamente al presidio del territorio e alla prevenzione dei reati.

Infine ci preoccupa che a gestire un eventuale tavolo intercomunale per il “Patto locale per la sicurezza” sia l’assessore comunale Simone Gelli, che ha dimostrato con il tavolo di lavoro sugli Swap l’assoluta incapacità di portare avanti interlocuzioni tra Comuni. Questo gruppo di lavoro intercomunale avrebbe dovuto valorizzare la sinergia tra enti locali per risolvere il problema dei derivati nei bilanci comunali. Nella realtà, questo tavolo promosso da Gelli ha coinvolti pochissimi Comuni, senza riuscire a elaborare nessuna risposta o proposta di soluzione. Su questo fronte, il Comune di Magenta non sa ancora “che pesci pigliare” per uscire dal vicolo cieco degli Swap, tranne il fatto di pagare profumatamente i consulenti incaricati di seguire la vicenda».

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