NATALE A MAGENTA Trascorre la notte in auto e il freddo lo uccide


Mancano pochi giorni a Natale. Ci si affretta per gli ultimi regali, si pensa a come si trascorrerà l'ultimo dell'anno. Eppure, in mezzo a noi, c'è gente che non ha proprio nulla da festeggiare. Nemmeno una persona con la quale scambiarsi gli auguri. Abbiamo appreso oggi di una storia triste, da far rabbrividure ancor più di quello che possa fare il gelo di questi giorni. Avvenuta a Magenta. Eccola:

MAGENTA Lo hanno trovato all'interno di una Renaul Espace senza vita. Circondato dalla sporcizia, cibo avariato, sigarette e schifezze di ogni genere. Ad una temperatura che raggiungeva i dieci gradi sotto lo zero che non avrebbero lasciato scampo a nessuno. E' finita così, in maniera drammatica e sciagurata la vita di Bruno Selis 43 anni di Magenta originario della Sardegna. Aveva usato quell'auto come sua dimora, ma il freddo glaciale di questi giorni gli è stato fatale.

Sono state alcune persone di passaggio ad accorgersi che in quel veicolo c'era un uomo che non dava alcun segnale di vita. Hanno allertato i soccorsi e il 112, ma quando i carabinieri sono intervenuti nel parcheggio di via Enrico Toti, nel quartiere Nord di Magenta, ormai per il 43enne non c'era più niente da fare. Era deceduto per assideramento provocato dalle temperature polari di questi giorni. Inutile tentare di soccorrerlo. E, dopo gli accertamenti di rito svolti dai carabinieri di Magenta, in serata la salma è stata rimossa. L'auto ieri era ancora lì nel parcheggio zeppa di immondizia ripugnante e maleodorante. La vittima pare vivesse in una casa del quartiere Aler ma, per vicissitudini varie si era trasferito in quella Renault Espace trasformata in una casa di fortuna. Non aveva alcun precedente, non si sa quale lavoro svolgesse nella sua vita. Probabilmente non aveva un'occupazione fissa, e neanche a suo carico risultano precedenti penali. Ci sono almeno quattro auto nel parcheggio dell'Aler in via Toti che vengono sfruttate come casa e una di quelle era di Bruno Selis.


“E' mai possibile che debbano succedere cose simili in un paese civile, con l'avvicinarsi delle feste natalizie? - si chiedono in molti – Alla fin fine ci aspettavamo che prima o poi capitasse una tragedia come quella di domenica”. Per i residenti infatti non si è trattato di una sorpresa. In molti, soprattutto extracomunitari, usano auto abbandonate come abitazione. E addirittura, senza farsi notare, si nascondono negli anfratti dei palazzi Aler e nei cunicoli in cerca di un luogo dove ripararsi. “Una sera ho visto due uomini che cercavano di usare gli scantinati per dormire – ha detto un uomo – spesso e volentieri troviamo materassi, suppellettili e altro ancora. Con questo gelo non ci stupiamo affatto della morte di una persona, qualcuno si dovrebbe vergognare di questa situazione”.

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