Cassinetta di Lugagnano Il Giappone copia da Domenico Finiguerra: "Vietato costruire nuovi edifici!"


CASSINETTA DI LUGAGNANO Sembra incredibile. Eppure è proprio così. Il più importante quotidiano giapponese "Asahi Shimbun", ha dedicato un articolo al Comune di Cassinetta di Lugagnano, a cura di Shinya Minamishima. Dal blog del sindaco Domenico Finiguerra leggiamo che il nuovo Primo Ministro Giapponese ha deciso di intraprendere una nuova politica per il territorio che salvaguarda la terra e l’ambiente e che vieta la costruzione di nuovo edifici! Ecco la traduzione dell'articolo:


Articolo dell’Asahi Shimbun del 6 dicembre 2009


Titolo: Divieto di costruire nuovi edifici.

C’è un comune alla periferia di Milano (città italiana centro degli affari) che ha stabilito di non consentire la costruzione di nessun nuovo edificio nel proprio territorio. Il sindaco, eletto nel 2002 grazie allo slogan: “Stop al consumo del territorio!”, ha messo in pratica nel suo comune il divieto di costruzione di nuovi edifici.” (Cassinetta di Lugagnano, Italia Settentrionale, Shinya Minamishima) Rispetto per l ’ambiente... ma freno agli investimenti pubblici. Cassinetta di Lugagnano si estende per una superficie di 3,3 kilometri quadrati e ha una popolazione di 1800 persone. Nel 2002, grazie all’appoggio di una lista civica che si batteva per la protezione dell’ambiente, Finiguerra, all’epoca trentunenne, aveva lanciato l’appello: “Il territorio non è infinito. Per le generazioni future e per i nostri figli, basta con la cementificazione!” e aveva vinto per la prima volta le elezioni.

L’Italia è un paese pieno di palazzi dal valore storico e le regole per la costruzione di nuovi edifici sono severe, ma la Lombardia (la regione di Milano) è un territorio in cui lo sviluppo dovuto all’urbanizzazione è stato molto grande, anche perchè la costruzione di nuovi edifici e strade comporta un aumento di denaro elargito dai costruttori. Il sindaco Finiguerra, rieletto nel 2007 e attualmente al suo secondo mandato, afferma di aver voluto “interrompere il circolo vizioso” di spreco di risorse e energia causato dal denaro pubblico. A
Cassinetta di Lugagnano, al posto delle nuove costruzioni che sono vietate, è possibile aprire dei negozi in vecchi edifici ristrutturati. In questo modo il lavoro è stato sottratto alle grandi ditte di costruzioni e affidato agli artigiani della zona (carpentieri, muratori). Con il divieto di costruzione di nuovi edifici non ci sono stati più finanziamenti di costruttori e quindi si sono resi necessari dei tagli alle spese del comune. Lo stipendio mensile del sindaco è di 500 euro.

Per compensare questa diminuzione delle entrate, il sindaco ha pensato di chiedere ad una persona facoltosa del paese di mettere a disposizione una villa di sua proprietà e di usarla di sera come luogo per festeggiare i matrimoni al prezzo di sole 1500 euro. Questo denaro costituisce una delle entrate del comune. L’idea di celebrare matrimoni con lo sfondo delle Alpi è diventata molto popolare e le persone che ne fanno richiesta sono aumentate rapidamente. Il sindaco afferma: “Una volta che è stato distrutto, il territorio non può più essere recuperato, ma se i cittadini si mobilitano, si può sperare in un cambiamento.”

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