A seguito degli eventi delle ultime ore il Comitato
NO Tangenziale di Abbiategrasso ritiene opportuno condannare il SI alla
tangenziale espresso da Pierluigi Arrara, che ha totalmente disatteso la
posizione espressa il 24 settembre dalla Commissione Affari Generali della
Città metropolitana di Milano, di cui è membro. Riteniamo gravissimo, inoltre,
che il signor Arrara non abbia rispettato la mozione approvata il 1° luglio dal
Consiglio comunale di Abbiategrasso che lo impegnava a rappresentare in tutte le
sedi la contrarietà del Comune in ordine al progetto stralcio dell’opera di
collegamento tra Vigevano e Malpensa così come presentato da Anas. Il Sindaco,
infatti, ha accettato senza se e senza ma il progetto di Anas/Regione
Lombardia, che è stata inamovibile sulla possibilità di rivederlo o di
ritirarlo.
Il Comitato NO Tangenziale di Abbiategrasso, insieme
agli altri Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo
Sud Milano, si è fatto promotore della manifestazione del 28 marzo scorso, cui
hanno partecipato associazioni, movimenti, amministrazioni, agricoltori,
imprenditori, commercianti e singoli cittadini accomunati dalla stessa idea di
sviluppo basata sulla sostenibilità ambientale, sulla mobilità dolce, sul
rispetto del paesaggio e sulla promozione della vera ricchezza del Sud Ovest
milanese. Una visione che rifiuta qualsiasi compromesso al ribasso e non
accetta in alcun modo la svendita del territorio, a vantaggio di pochi e a
discapito di tutti, delle generazioni presenti e di quelle future. In questi
ultimi mesi il Comitato ha cercato in tutti i modi di informare i cittadini sul
pericolo che incombe su Abbiategrasso e dintorni con, tra l’altro, decine di
banchetti informativi e la partecipazione costante alle assemblee pubbliche
dedicate alla tangenziale indette dalle varie amministrazioni della zona. In
questi mesi il Comitato ha cercato di contrastare il progetto Anas in tutte le
sedi istituzionali e non, sempre alla luce del sole. Dopo ciò che è accaduto
oggi, ci sentiamo di ribadire quanto già annunciato da tempo. Adiremo le vie
legali per contrastare il disegno cementificatore di Anas, Regione e,
evidentemente, di alcuni Sindaci come il signor Arrara e Invernizzi, disposti a
rinunciare per sempre a ciò che distingue il nostro territorio da tante altre
parti della Lombardia, ormai satura di asfalto e infrastrutture
sovradimensionate.
Vogliamo rivolgere un ultimo appello al Ministro
Graziano Delrio, sottolineando, come anche nell’ultima riunione in Anas, gli
enti che sono arrivati al voto si sono espressi con 6 voti a favore: Vigevano
(che non ha un metro quadrato di territorio interessato all’opera), Ozzero, Abbiategrasso,
Robecco sul Naviglio, Magenta e Boffalora e sei contrari: Albairate, che da
solo rappresenta quasi il 40% del territorio interessato a questa demenziale
opera, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Parco agricolo sud Milano e
Parco del Ticino. Questo, insieme alle 14.000 firme certificate raccolte a suo
tempo contro quest’opera, evidenziano come questo progetto non rappresenta la
soluzione ai problemi del territorio. Invitiamo il Ministro a riconsiderare le
soluzioni alternative proposte in questi anni, non apponendo la firma decisiva
a un progetto che apporterebbe un danno incommensurabile e irreversibile,
nonché di immagine per tutti coloro che lo avvalleranno.
Infine, continueremo a impegnarci per allargare il
fronte NO Tangenziale. Prima, durante e dopo la manifestazione del 28 marzo la
stella polare del nostro operato è sempre stata portare le ragioni (ragionate)
del nostro dissenso in tutte le ramificazioni della società civile. Nelle
prossime settimane non smetteremo di lavorare in questo senso, ai fini di una
sempre più ampia e sempre più determinata mobilitazione.
Comitato NO Tangenziale di Abbiategrasso
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