Scritto da Luigi Pirandello nel 1926 sulla falsariga della
di lui novella datata 1894 per la sua musa ed attrice prediletta, la bella e
brava Marta Abba che lo portò in
scena al Teatro
Argentina di Roma
nel
1927, questo
dramma delle passioni
è rimasto tra i meno rappresentati del grande scrittore siciliano. Vi si narra
la vita solida di due coppie della borghesia romana del tempo entro cui si
muove la figura di Marta, amica delle due mogli. La sceneggiatura - come tipico
del Pirandello drammatico -
interseca i
personaggi in sottili reti che si stringono sempre di più attorno ai personaggi
facendone infine esplodere contraddizioni e segreti. Perno della vicenda
sarà proprio il "quinto personaggio", l'amica delle mogli.
Annig Raimondi, regista ed interprete dello
spettacolo in scena all'Oscar Pacta, scandaglia da par suo l'ambiguità e la
forza del personaggio,nella sua valenza motrice e disvelante, unificatrice e
smascherante, entità corrosiva e riservata al contempo. Come nella felice messa
in scena del
Cocktail Party eliotiano anche in questo caso Raimondi sceglie
un classico del primo Novecento quando la riflessione sul rapporto tra
soggettività e società diede luogo a punte eccelse di scrittura e pensiero.
Ma
lo spettacolo si raccomanda anche per le scelte registiche tra atmosfere
d'antàn, le letture fuori campo della
sceneggiatura (stratagemma già impiegato con successo da Raimondi in altre sue recenti
regie, quasi cifra stilistica della stessa) e certamente l'interpretazione, non
priva di corrosivo
umorismo, del
collaudato team della
produzione Pacta
dei Teatri.
Sino al 22 marzo in via
Lattanzio.
Alessandra Branca
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