La lettura e l'interpretazione del personaggio del grande e
sempiterno romanzo di Oscar Wilde
"Il ritratto di Dorian Gray" (1890) da parte di una delle più
acute esploratrici dei grandi classici, l'attrice autrice Annig Raimondi (universalmente nota al pubblico di teatro ed agli
studenti di letteratura inglese per la ventennale messa in scena di "La terra desolata" di Eliot).
Il conflitto tra anima e vita, il vortice narcisistico, la
ricerca di un piacere effimero l'anelito ad una eternità dell'anima. Il romanzo
di Wilde condensa mirabilmente temi non semplicemente "morali" ma
relativi alle contraddizioni dell'animo umano, al senso del limite e della
grandezza.
Così illustra il lavoro la stessa Raimondi: “Quella di Dorian Gray e del suo ritratto è
una storia ambigua, fatta di mutazioni, delitti e magie. Dorian, giovane
bellissimo, inizialmente ha un animo puro, ma avvelenato da un libro, si
getterà nella ricerca del piacere e nella violazione di tutte le norme della
morale comune, fino all’oscuro delirio finale. Cos’è l’Uomo senza la sua Anima
e senza la sua Arte?”. Le probabilità che diventi un altro pezzo forte
della compagine del Pacta sono alte. All'Oscar
Pacta di via Lattanzio 58, Milano, sino al 15 febbraio. tel: 02 - 36503740
Alessandra Branca
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