Il Gruppo "Magenta Cinque stelle" ha
inviato Lunedi' 10 Febbraio via PEC (Posta Elettronica Certificata) al Sindaco
del comune di Magenta, formale richiesta per introduzione sistema di
"Tariffa puntuale" sui rifiuti prodotti. “Tale metodo a nostro
avviso, - spiegano - rappresenta il sistema migliore per incentivare la
riduzione dei rifiuti e l'incremento del riciclo ed essendo basato sul
presupposto "chi meno inquina meno paga" potrebbe garantire
sicuramente un sistema di tariffazione più equo per i cittadini e per i commercianti
della nostra città. Con l'occasione abbiamo sollecitato lo stesso comune di
Magenta ad una risposta alla nostra precedente istanza per una revisione
dell'attuale regolamento comunale in modo da allinearsi con tutti i comuni
limitrofi che prevedono l'obbligo di risposta entro periodi di tempo ben
definiti alle istanze della cittadinanza”.
Ecco la lettera:
Al Sig. Sindaco del Comune di Magenta
OGGETTO:
Richiesta di introduzione della Tariffa Puntuali per la raccolta
rifiuti.
In merito all'adozione della tariffa puntuale per il
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani
VISTO
Che gli orientamenti in materia previsti dalle leggi
nazionali e dalle direttive europee privilegiano: a) la prevenzione e la
riduzione alla fonte, b) il riutilizzo, c) l'ottimizzazione della raccolta
differenziata, d) il riciclo e il recupero dei materiali inorganici ed organici
per produrre materia prima secondaria per l’industria e il compost per
l’agricoltura;
CONSIDERATO
Che lo scorso anno il Parlamento Europeo ha approvato la
“Risoluzione sulla revisione del Sesto Programma d'azione in materia di
ambiente e la definizione delle priorità per il Settimo Programma” e tra le
linee guida del Settimo programma sull'Ambiente è previsto, oltre ad “obiettivi
di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi”, “un divieto di
incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati” entro il
2020;
ACCERTATO
Che uno studio di Regione Lombardia del 2010 (“Valutazione statistico-economica
dei modelli di gestione dei rifiuti urbani in Lombardia”) evidenzia chiaramente
che all'aumento della percentuale di raccolta differenziata diminuiscono i
costi del sistema di gestione dei rifiuti, a tutto vantaggio dei cittadini;
VERIFICATO
Che secondo il d.lgs 152/2006, e in accordo con il principio
contenuto nella direttiva europea 2008/98/CE “chi inquina paga”, il produttore
di rifiuti è responsabile della loro gestione e del loro corretto smaltimento.
Il costo deve essere equamente ripartito tra i produttori e i detentori di
rifiuti in modo tale da rispecchiare il reale costo per l’ambiente della loro
produzione e gestione e deve tenere in considerazione la quantità di
inquinamento effettivamente prodotto;
VALUTATO
Che per tale motivo, con l'emanazione del c.d. decreto
Ronchi (D.Lgs. 22/1997) è stato sancito il passaggio dal sistema della tassa a
quello della tariffa. L’art. 49, comma 1, del citato decreto, istitutivo della
“tariffa d’igiene ambientale” ha infatti soppresso la Tassa per lo smaltimento
dei rifiuti a decorrere dai termini indicati dal D.P.R. 158/1999 (Regolamento
recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la
tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani), entro i quali i
comuni avrebbero dovuto provvedere all’integrale copertura dei costi del
servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso la tariffa. Il comma 1-bis
del medesimo art. 49 ha comunque consentito ai Comuni di deliberare, in via
sperimentale, l'applicazione della tariffa anche prima dei citati termini.
Termini però che, per effetto di successive proroghe legislative, non sono mai
diventati operativi;
DELINEATO
Che il D.L. n. 201/2011 fissa al 1° gennaio 2013 l’entrata
in vigore del nuovo tributo denominato Tributo Comunale Rifiuti e Servizi
(TARES). L’aspetto interessante della Tares è il nuovo impulso verso la
commisurazione del servizio all’effettiva quantità prodotta di rifiuti. Difatti
i Comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di
rifiuti conferiti al servizio pubblico o che hanno realizzato sistemi di
gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione
del costo del servizio finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa
commisurata al servizio reso, possono, con regolamento, prevedere
l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del
tributo;
VALUTATO
che dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della
Lombardia in via di approvazione emerge quanto segue (cfr Proposta di Piano,
Analisi critica diverse modalità tariffazione, 3.9.3 da pag 192; Altri
obiettivi strategico-gestionali, tariffa puntuale, 10.3.5.1, pag 405; Piano
d'azione per la riduzione dei rifiuti urbani in Lombardia, strumenti economico
finanziari: l'introduzione della tariffa puntuale, pag 545)
con la cosiddetta tariffa puntuale viene contabilizzata la
produzione effettiva di rifiuti, conteggiando prevalentemente l’indifferenziato
e spingendo così il cittadino, oltre che a produrre meno rifiuti in totale, ad
effettuare correttamente le differenziate;
i Comuni con tariffa puntuale in Lombardia ammontano a 39
e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in via di approvazione vengono
presi come riferimento e best practices;
è auspicabile la diffusione della tariffa sui servizi di
igiene urbana basata sul metodo “puntuale”, ovvero basata sulla stima delle
effettive quantità prodotte di rifiuto indifferenziato, al fine di incentivare
fattivamente l’effettuazione delle raccolte differenziate;
ai fini di una gestione ottimale dei servizi ambientali le
realtà dove sono state avviati sistemi di rilevazione puntuali riescono a
fornire servizi più efficaci ed efficienti e a intercettare con maggior
precisioni comportamenti non virtuosi;
dal punto di vista economico, si certifica come i sistemi
di raccolta a tariffa puntuale permettono ai Comuni di affrontare con minori
difficoltà la crescita dei costi unitari di smaltimento dei rifiuti urbani; la
marcata diminuzione dei rifiuti urbani indifferenziati da smaltire determina un
risparmio netto;
PRESO ATTO
che i sistemi attualmente utilizzati per l'identificazione
del contenitore al fine dell'applicazione della tariffa puntuale si dividono in
o a) cartellini dotati di codice a barre
o b) sacco prepagato,
o c) sacco pagato in fattura,
o d) contenitori riutilizzabili dotati di transponder,
o e) sacchi a perdere dotati di transponder;
in particolare questi ultimi due sistemi mirano a rendere
possibile in modo automatico la tariffazione puntuale sull’indifferenziato nei
sistemi porta a porta, basandosi su piccoli “chip” con transponder;
3
la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) utilizzata
in questi sistemi permette l'identificazione e/o memorizzazione automatica di
dati in particolari dispositivi elettronici (detti tag o transponder) grazie
alla capacità di questi di rispondere all'"interrogazione" a distanza
da parte di appositi apparati fissi o portatili chiamati per semplicità
"lettori" a radiofrequenza, comunicando le informazioni in essi
contenute;
i chip RFID possono essere installati sui contenitori
rigidi, ma recentemente sono state avviate anche sperimentazioni con sacchi a perdere
per l’indifferenziato, incollandovi TAG di basso costo simili a quelli
utilizzati per l’antitaccheggio; l’associazione sacco/utente nel gestionale
tariffa avviene al momento della consegna – anche automatizzata - dei rotoli;
l’utente espone il sacco a perdere; il sistema di bordo identifica il sacco al
momento della raccolta; le letture/conferimenti vengono trasmesse a un server
ovvero scaricate dall’hardware di lettura direttamente nel gestionale per il
calcolo della parte variabile della tariffa;
CONSTATATO
che GELSIA Ambiente (un azienda operante nel settore
rifiiuti) ha effettuato una sperimentazione della tariffa puntuale tramite
sistema di identificazione a radiofrequenza (RFID) con sacchi a perdere dotati
di transponder, da settembre a dicembre 2013, presso un quartiere di Lissone;
tale sperimentazione ha prodotto i seguenti risultati:
un aumento della percentuale di raccolta differenziata dal
64,32 al 76,24%;
una maggiore accuratezza da parte dei cittadini nel
conferimento dei rifiuti: la percentuale di rifiuti conferiti erroneamente nel
sacco dell’indifferenziato che risultano riciclabili è passata da 52,02% a
34,36%;
una riduzione dei chilogrammi di rifiuti indifferenziati
conferiti dall’utenza, con conseguente minor costo di smaltimento a carico del
Comune;
un corrispondente aumento dei chilogrammi di rifiuti
correttamente differenziati, con conseguente aumento di introiti per le casse
comunali provenienti dai consorzi della filiera Conai;
INOLTRIAMO AL SINDACO RICHIESTA
di intraprendere ogni iniziativa di propria competenza
affinché la società che gestisce il servizio di igiene urbana (ed in
particolare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani)
valuti ed adotti, quantomeno in via sperimentale, la tariffa puntuale nel
nostro Comune.
A margine di questa richiesta, è opportuno porre l’accento
che purtroppo, l’attuale Statuto Comunale, non prevede forme di partecipazione
dei cittadini come l’Istanza, la Petizione od altro. Quest’aspetto è stato
oggetto di altra richiesta specifica e pertanto anche in quest’occasione, non
possiamo far altro che formulare una semplice richiesta sperando che almeno
questa volta ci sia una risposta nel merito.
Magenta Cinque Stelle
Giovanni Caso
Commenti
Posta un commento