MAGENTA Il percorso
per la stesura della variante al piano di governo del territorio ha avuto
inizio. Con l’approvazione in consiglio comunale dell’assestamento di bilancio
che storna 200mila euro dalla manutenzione strade e la conseguente estinzione
anticipata di due mutui, quello relativo all’ampliamento della caserma dei
carabinieri e quello per la sanificazione della scuola Giovanni XXIII. Certo lo
scenario per il prossimo anno è tremendo: ulteriori tagli alle spese e
sacrifici per i cittadini. Lo ha detto lo stesso vice sindaco Paolo Razzano
martedì sera in consiglio comunale dove le opposizioni (con l’eccezione di Mariangela
Basile) hanno dato battaglia. “Vi state accorgendo quali e quanti danni sta
facendo questo Governo – ha detto Simone Gelli della Lega Nord – partire con
una variante di 200mila euro tolti all’asfaltatura delle strade mi sembra quantomeno
azzardato”. E Luca Del Gobbo ha aggiunto: “Cosa succederà lasciando le strade
dissestate? Quante le cause che pioveranno sul Comune con i cittadini che
avranno problemi di cadute e altro?”.
Con questa variazione non si crea alcuna opera pubblica in più e di conseguenza non viene modificato il piano delle opere pubbliche. Lo ha precisato il vice sindaco Paolo Razzano. E non inciderà sulla spesa corrente. E’ sulla manutenzione delle strade che si è accasa la discussione. In merito ai 200mila euro tolti da queste necessità e girati al Pgt. “Duole rilevare che in merito alle strade ben poco è stato fatto negli anni scorsi – ha rimarcato Eleonora Preti – basti vedere il quartiere Nord della città. Solo per fare un esempio, il tratto di via Clèr verso via Espinasse è formato da veri e propri crateri”. Stesso discorso fatto da Manuel Vulcano: “Non mi sento di crocefiggere lo spostamento di 200mila euro verso il Pgt, si estinguono due mutui anticipatamente e non si intacca il patto di stabilità. Pensiamo piuttosto a ciò che sta accadendo oggi. Ai soldi che finiscono alla Banca Centrale Europea e alle multinazionali. Serve un nuovo modello di sviluppo altrimenti sarà sempre peggio”. E sempre sui 200mila euro Tino Viglio si è chiesto dove fosse finito il piano urbano del traffico correlato alla stesso Pgt insieme alla valutazione ambientale strategica. Replica Razzano: “Ce lo siam chiesti anche noi se era possibile continuare con il vecchio piano. Purtroppo era parziale e valido solo per il centro storico. A noi interessa raggiungere le periferie, i quartieri e le frazioni”.
Insomma, sono due visioni diverse della città quelle che hanno in mente la vecchia maggioranza dell’ex sindaco Del Gobbo e la nuova di Marco Invernizzi. “Il piano di governo del territorio va rivisto – ha detto l’assessore Enzo Salvaggio – anche in virtù delle prescrizioni stabilite dal piano territoriale di coordinamento provinciale e del piano territoriale regionale”.
Con questa variazione non si crea alcuna opera pubblica in più e di conseguenza non viene modificato il piano delle opere pubbliche. Lo ha precisato il vice sindaco Paolo Razzano. E non inciderà sulla spesa corrente. E’ sulla manutenzione delle strade che si è accasa la discussione. In merito ai 200mila euro tolti da queste necessità e girati al Pgt. “Duole rilevare che in merito alle strade ben poco è stato fatto negli anni scorsi – ha rimarcato Eleonora Preti – basti vedere il quartiere Nord della città. Solo per fare un esempio, il tratto di via Clèr verso via Espinasse è formato da veri e propri crateri”. Stesso discorso fatto da Manuel Vulcano: “Non mi sento di crocefiggere lo spostamento di 200mila euro verso il Pgt, si estinguono due mutui anticipatamente e non si intacca il patto di stabilità. Pensiamo piuttosto a ciò che sta accadendo oggi. Ai soldi che finiscono alla Banca Centrale Europea e alle multinazionali. Serve un nuovo modello di sviluppo altrimenti sarà sempre peggio”. E sempre sui 200mila euro Tino Viglio si è chiesto dove fosse finito il piano urbano del traffico correlato alla stesso Pgt insieme alla valutazione ambientale strategica. Replica Razzano: “Ce lo siam chiesti anche noi se era possibile continuare con il vecchio piano. Purtroppo era parziale e valido solo per il centro storico. A noi interessa raggiungere le periferie, i quartieri e le frazioni”.
Insomma, sono due visioni diverse della città quelle che hanno in mente la vecchia maggioranza dell’ex sindaco Del Gobbo e la nuova di Marco Invernizzi. “Il piano di governo del territorio va rivisto – ha detto l’assessore Enzo Salvaggio – anche in virtù delle prescrizioni stabilite dal piano territoriale di coordinamento provinciale e del piano territoriale regionale”.
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