MAGENTA La Lega Nord incalza Invernizzi: "Lasciata città gioiello, tra 5 anni sarà impoverita!"

MAGENTA (DI FABRIZIO VALENTI) La Lega Nord incalza la maggioranza di Marco Invernizzi. Dall’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale in programma (domani venerdì 28) ad alcune decisioni in materia di politica finanziaria che vengono decisamente bocciate. 

“Altro che trasparenza – incalza Pia Rosa Maso da poco eletta segretaria cittadina – hanno appena approvato una delibera sul riordino dell’ente  senza neanche aver interpellato i sindacati. Se avessimo fatto noi una cosa del genere, sai che polemiche!”. Il Capogruppo Simone Gelli prima di aprire lo spinoso capitolo IMU rileva alcune ‘questioni di metodo’. 

“Questa maggioranza balneare è sparita nel mese di luglio, salvo poi ritrovarci a settembre con un Consiglio comunale pesantissimo quanto ad argomenti in agenda, tutti compressi in un’unica seduta. Intanto, però, il Consiglio comunale aperto richiesto dai lavoratori dell’ex Novaceta chissà dov’è finito”.

C’è poi una questione più di stile che il rappresentante del Carroccio rimarca: “L’assessore Garegnani parlando del premio ritirato dalla nostra Polizia Locale rispetto al progetto anti-stalking, forse, si è dimenticata di dire che questo progetto è stato avviato e portato avanti dalla nostra Amministrazione…”.

Ma il “piatto forte” della conferenza stampa di mercoledì mattina in casa Lega Nord è la l’IMU.



“Premetto che sappiano bene che l’IMU non l’ha inventata il sindaco Invernizzi e ci rendiamo conto che c’è una situazione di reale difficoltà per quanto riguarda gli enti locali, ma noi riteniamo che si sarebbero potute fare scelte ben differenti. Innanzi tutto – sottolinea Gelli – sono dell’idea che non ha senso andare a vessare le attività produttive già martoriate dall’attuale crisi economica. Portare al 9.6 l’aliquota su capannoni ed esercizi commerciali vuol dire dare la mazzata finale”.

Anche il capitolo seconda casa non viene digerito bene in casa Lega.  “C’è una buona fetta di Magentini che la possiede. Ma non stiamo parlando della villa al mare. Magari sono abitazioni che i pensionati danno in affitto per tirare avanti, o che vengono date ai figli. Eppure, l’Amministrazione ha deciso di portare l’aliquota al massimo (10.6). Peccato che poi a pioggia tutto ricadrà sui contratti d’affitto”. Per Gelli “fa davvero ridere” l’esenzione con applicazione del 7.6 dell’aliquota per chi accetta di sottoscrivere contratti di locazione a canone concordato.

“Voglio vedere chi accetta pronti via di perdere almeno 150 euro secchi d’affitto mese”.  Una manovra che in definitiva secondo la sezione cittadina della Lega costerà ai Magentini 2 milioni e mezzo di euro, ma soprattutto li impoverirà pesantemente, andandosi ad abbattere soprattutto sul ceto medio.  Ma a non convincere è anche la scelta fatta per le aree edificabili.  “Anche qui si applica l’aliquota massima del 10,6, peccato che, nel frattempo, l’Amministrazione stia pensando ad una Variante di Pgt. Questo significherebbe far perde di valore a questi terreni in modo pesante. Non si può da una parte chiedere e dall’altra svendere. Non è corretto”.

Non solo critica ma anche proposta. La Lega con il suo già assessore al Bilancio Simone Gelli aveva promesso di mettere sul tavolo una soluzione alternativa. “In primo luogo, non capisco perché il Comune, avendoli pronti in cassa, abbia rinunciato a introitare almeno un milione di euro di oneri d’urbanizzazione. Inoltre, non capisco perché si è scelto di far scendere allo 0.4 la pressione fiscale per le Case Aler e non si sia vincolato l’IMU per le attività produttive.  Credo che con quei soldi sarebbe stato possibile farlo”.

Secondo Gelli si sarebbero potute trovare altre finanze anche andando a scavare nella lotta all’evasione fiscale – “mediamente siamo riusciti a portare a casa 150-200 mila euro”-  così come nella rimodulazione dei mutui. “Due strade che si è deciso di non percorrere”.

A preoccupare Gelli c’è inoltre il fatto “che malgrado questa ‘bastonata’ a bilancio ci troviamo un milione di euro in più alla voce ‘spesa’”. Franco Bertarelli, ex capogruppo leghista, si aggiunge al j’accuse di Gelli sottolineando come già in campagna elettorale le scelte della futura Amministrazione Invernizzi erano chiare. “Avevamo ampiamente previsto senza avere chissà quali doti magiche che per realizzare il suo programma, il Sindaco avrebbe dovuto aumentare la pressione  fiscale. Personalmente, però, sono convinto che malgrado questi balzelli non ce la faranno comunque”.

Ed è così che Bertarelli rincara la dose puntando l’indice sulle ‘scelte demenziali’ della Giunta arancione: “Come si fa ad aprire un mutuo per la palestra della scuola sud facendo crescere così la voce ‘spesa corrente’, quando, quella stessa opera, l’avresti potuta realizzare con gli oneri d’urbanizzazione incassati. Siamo alla follia pura”. Quanto alle altre scelte commenta: “Assisteremo ad una crescita progressiva dei canoni d’affitto e del costo delle abitazioni. L’economia si fermerà. Sono davvero sconcertato”.

Tranchant la chiosa: “Abbiamo lasciato una città gioiello, tra 5 anni avremo una città in crisi e impoverita”.

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