ABBIATEGRASSO Morto Padre Bossi: nel 2007 venne rapito nelle Filippine

ABBIATEGRASSO E’ morto padre Giancarlo Bossi. Il missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) di Abbiategrasso che nel 2007 era stato rapito nelle Filippine, a Mondanao. A dare la notizia è stata Asianews, l’agenzia del Pime. Da oltre un anno aveva sviluppato un tumore ai polmoni e negli ultimi giorni la sua salute era sempre più debilitata. E’ morto nella clinica Humanitas di Rozzano dove era stato ricoverato.

Il 10 giugno del 2007 venne rapito da un gruppo di miliziani musulmani nelle Filippine per essere poi liberato il 19 luglio. Lo incontrammo a Castelletto di Abbiategrasso dove, appena rientrato in Italia, tornò per riabbracciare amici e parenti. Non dimenticheremo mai le parole buone che rivolse nei confronti dei suoi rapitori: “Ragazzi che non sapevano cosa stavano facendo”, ci disse Padre Bossi. Chiamato il ‘Gigante buono’ per via della sua statura è stato un esempio per tutti. Diede la sua testimonianza sul modo in cui visse quei 40 giorni insieme ai suoi rapitori durante il raduno dei giovani italiani a Loreto, quando incontrò anche il Santo Padre. “Sono stato trattato bene – disse Padre Bossi – ho pregato tanto per quei ragazzi”. Certamente un uomo forte nel fisico e nello spirito come Padre Bossi non poteva rinunciare alla sua missione.

Tornò nelle Filippine nel 2008. Voleva andare di nuovo dove era stato rapito, a Payao (Mindanao), ma i vescovi lo frenarono e venne stabilito a Paranque per poi spostarsi nella missione di Mindoro Occidentale. Tutta Abbiategrasso ricorda le splendide lezioni di vita trasmesse dal Padre. Un esempio per tutti.

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