La stagione irrigua
2012, partita con qualche preoccupazione a causa delle precipitazioni piuttosto
scarse, è da considerarsi più che positiva, grazie ad una buona gestione
dell’acqua del Lago Maggiore e del Fiume Ticino. E’ questo il pensiero
del presidente dell’ETVilloresi
Alessandro Folli che traccia un bilancio della situazione a luglio ormai
inoltrato.
“Debbo
dire
– commenta Folli – che i risultati
raccolti sono buoni. I livelli d’acqua nei canali sono soddisfacenti e con la
disponibilità attuale nel Lago Maggiore dovremmo arrivare senza problemi sino
alla prima settimana d’agosto”.
“Il
risultato di questa oculata gestione idrica del resto è lì da vedersi.
Nell’Alto Milanese, nell’est Ticino così come nel Melzese
– sottolinea il presidente dell’ETVilloresi – la qualità del mais e del riso è ottima. Qualche piccolo ostacolo, per
la verità ormai cronico, l’abbiamo riscontrato nel Basso Pavese dove ogni anno
di questi tempi abbiamo il problema dei coli dei canali. C’è comunque massima
attenzione da parte del nostro Ente onde scongiurare sul nascere ogni effettiva
criticità”.
E, sempre a proposito
della Provincia di Pavia, Folli ricorda il tema dei piccoli Consorzi che
dipendono dall’Olona.
“Proprio in questi giorni abbiamo avuto una riunione con il Prefetto di
Pavia alla presenza di esponenti di Provincia e Regione Lombardia. Noi come
ETVilloresi abbiamo ribadito la nostra piena disponibilità a collaborare. Anche
in considerazione del fatto che in questa zona insistono delle colture di riso
e mais particolarmente pregiate. In ultima analisi quindi – conferma Folli – anche alla luce di quanto sta accadendo
nelle altre regioni, il nostro bilancio a 45 giorni dalla fine della stagione è
largamente positivo”.
In quest’ottica il
presidente dell’ETVilloresi, accanto alla parsimonia e alla lungimiranza, con
cui il suo Ente sta gestendo le riserve d’acqua del Lago Maggiore e del fiume
Ticino evidenzia il prezioso lavoro di manutenzione condotto lungo il Naviglio
Grande da Abbiategrasso a Turbigo per la pulizia delle alghe.
L’investimento
di 2 anni or sono per l’acquisto di natanti con specifiche caratteristiche per
il taglio delle alghe sta dando i suoi frutti. Posso affermare con tutta
tranquillità che i 400 mila euro spesi all’epoca sono stati ormai recuperati
visto che i tagli sono ora ridotti a due per annata. Prima si andava avanti senza
soluzione di continuità ma senza ottenere risultati concreti. Con il taglio
delle alghe nel Canale Industriale e nel Naviglio Grande, invece, andiamo a
recuperare qualche metro cubo d’acqua in più che certo fa comodo alle nostre
campagne” conclude Folli.
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