Sono lontani
i tempi in cui il Ticino era soprannominato il fiume azzurro. Oggi il tasso di
inquinamento preoccupante ha costretto i Comuni a correre ai ripari. Emettendo
ordinanze che vietano la balneazione con tanto di sanzione salata per chi trasgredisce.
E’ il caso di Abbiategrasso, ma il divieto vige un po’ dappertutto. Cosa ne
pensa la gente di questo divieto? Domenica scorsa il Ticino era zeppo di gente.
Complice il gran caldo scoppiato negli ultimi giorni numerose famiglie hanno
deciso di passare la giornata in riva al fiume. Andrea Ranzani di Sedriano al Ticino
ci viene sempre e sul divieto ha un pensiero preciso: “Come al solito in Italia
non si pensa alla prevenzione. Perché non mettere dei filtri alle industrie che
inquinano o pensare a delle soluzioni alternative per evitare che il Ticino si
riempia di porcherie?”.
C’è chi arriva perfino da Milano per godersi qualche
ora di relax in riva al Ticino. E’ il caso di Ornella Premuni: “Ci siamo
allontanati dalla natura e dalle sue bellezze e viviamo in città sempre più
nevrotiche – ha detto – perché non riscoprire il piacere di vivere a contatto
con l’ambiente? Solo in questo modo potremmo arrivare ad avere un fiume bello e
pulito senza dover subire divieti e minacce di multe”. Domenica scorsa a dire
il vero le acque del fiume apparivano pulitissime e quasi tutti sono entrati in
acqua almeno per farci una camminata e bagnare i piedi. “La colpa è della
vicina raffineria – ha aggiunto Antonio Frontoli di Trecate – quando è attiva
l’ambiente circostante ne risente e l’inquinamento è elevato. Lavoravo in un
ristorante della zona tempo fa. Quando la raffineria era a pieno regime ricordo
che le sedie all’aperto diventavano nere”. La maggior parte dei bagnanti quindi
ha un’idea ben precisa. Il divieto non serve, mentre sarebbe opportuno
intervenire a monte cercando soluzioni per evitare di inquinare. C’è anche chi
non vuole nemmeno sentir parlare di sanzioni e obblighi: “Se non facciamo il
bagno adesso che fa caldo quando lo facciamo? – si chiede Peppino Misuraco di Novara
– sinceramente non me ne importa niente. Il Ticino mi sembra così bello e anche
oggi cercherò un po’ di refrigerio in acqua”. Naturalmente occorre prendere in
considerazione anche il problema sicurezza. Troppi annegamenti sono avvenuti
negli ultimi anni: “Solo chi conosce il Ticino sa prevenirne i pericoli –
precisa Nunzio Rimaudo di Saronno – io vado solo nei punti che frequento da
anni”. Se poi c’è da fare un paragone Romina Mayer di Milano non ha dubbi: “Il
Ticino inquinato? Ho visto laghi presi d’assalto da migliaia di turisti che
sembrano davvero messi male a confronto”.
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