PARCO DEL TICINO Come ogni anno, tra la
fine di febbraio e il mese di marzo, a
seconda delle condizioni meteorologiche, rane e rospi si svegliano dal lungo
letargo invernale, lasciano i boschi e migrano verso i luoghi di
riproduzione, stagni e laghi. Solo dopo
qualche settimana dalla deposizione delle uova, gli anfibi ritornano da dove sono venuti.
Rospi
4.042
La lentezza che
contraddistingue questi animali, spesso non consente loro di attraversare
indenni le strade che dai boschi portano ai luoghi di riproduzione, in
particolare nella zona del varesotto dove i paesaggi sono interrotti da strade a grande
scorrimento di traffico.
Per questo motivo diverse
squadre di volontari, tra cui quelli del Parco del Ticino, dal 2004 sono
impegnati in operazioni di salvataggio, gli anfibi, infatti, sono protetti
dalla legge in quanto importanti anelli della catena biologica, oltre che
grandi divoratori d’insetti nocivi.
Il servizio è svolto tra
i diversi volontari in turni serali 7 giorni su 7 nel periodo riproduttivo. Le
due squadre di volontari della sezione di Sesto Calende e Vergiate, una ventina
di volontari in tutto che hanno lavorato su doppi turni per circa un mese, da fine febbraio a fine
marzo. Hanno percorso chilometri e
chilometri a piedi lungo le strade, in particolare nella zona di Lentate (Sesto
Calende) , muniti di secchi per raccogliere rane e rospi che si erano fermati
contro le barriere precedentemente posate nei boschi. “Il nostro compito è quello di raccogliere
gli animali e trasportarli al di là
della strada che dai boschi porta a
stagni e laghi – racconta Alessia Spada,
volontaria del Parco del Ticino -. Oltre
alle operazioni di salvataggio, ci occupiamo anche di censire gli animali per
specie e sesso. Un lavoro che ha permesso sino ad oggi di salvare da morte
certa numerose migliaia di rospi, rane e salamandre”.
“Siamo
grati ai nostri volontari che con il
loro lavoro consentono di salvare i
nostri anfibi ma soprattutto di tutelare la biodiversità del Parco del Ticino –
commenta il presidente del Parco del
Ticino, Gian Pietro Beltrami - . Un lavoro
magari poco visibile alla maggior parte dei fruitori del nostro parco ma
di grande valore. Gli anfibi infatti rappresentano un tassello fondamentale nel
mantenere gli equilibri ecosistemici, e in particolare i rospi aiutano l'uomo
nell'agricoltura in quanto sono voraci predatori di molti insetti “.
Migrazione 2012
nel Parco del Ticino
Rana
agile
262
Rana
Lataste 102
Rana
verde
3
Salamandra 5
Ritorno
verso il bosco:
Rospi
563
Rana
agile
13
“La salvaguardia degli anfibi in Vent’anni di
Life, vent’anni di salvataggio dei Rospi”, sarà oggetto del workshop organizzato da Regione Lombardia e dalla Stazione sperimentale regionale per la conservazione e lo studio degli
anfibi con sede in Casazza, che si terrà sabato 26 maggio 2012 presso Monasterolo
del Castello (Lago di Endine-BG).
Questo sarà
uno dei numerosi appuntamenti previsti presso Parchi e Riserve della Lombardia
dove si celebrerà il ventesimo anniversario del programma LIFE. Dal 1992 LIFE è, infatti, lo strumento che l’Unione
Europea mette a disposizione per il finanziamento di progetti di
tutela dell'ambiente.
“Dalla nascita del LIFE, e in particolare con
il sottoprogramma LIFE Natura e Biodiversità – ricorda l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci
- la Regione Lombardia ha promosso e
cofinanziato 32 progetti per la conservazione di specie e habitat a rischio di
estinzione. Sono stati investiti oltre 23 milioni di euro, di cui più di 11
milioni di Euro derivano dal sostegno finanziario diretto da parte della
Commissione Europea”.
“Attraverso questi finanziamenti è stato possibile istituire siti Rete Natura
2000 e dotarli di piani di gestione, rivitalizzare e riqualificare aree umide,
migliorare i boschi lombardi, ripristinare aree idonee per la fauna,
reintrodurre specie di flora e fauna in aree dove erano scomparse, creare nuovi
habitat, inventare nuove forme di fruizione delle aree protette. Anche
attraverso questi progetti LIFE – conclude
Colucci - si dimostra l’interesse sempre attento e
innovativo della Regione per la difesa e salvaguardia del sistema verde
lombardo”. (comunicato ricevuto)
Commenti
Posta un commento