SEDRIANO Concorso "Donne creative": il sindaco Celeste invita Nicole Minetti, è bufera



SEDRIANO (DI CAMILLA GARAVAGLIA) É entrata sulla scena amministrativa da meno di un anno, ma non lo trovi un elettore, più o meno attivo, che non sappia chi sia Nicole Minetti. Emblema della decadenza politica e del compromesso per arrivare da qualche parte - non importa realmente dove - per alcuni, è invece il simbolo della freschezza, la "faccia nuova" di cui c'era bisogno in un mondo vecchio ed incartapecorito per altri. Già contestata per la candidatura nel listino bloccato in Regione Lombardia (molto di più, a dire il vero, rispetto a quanto è accaduto con altre new entry della politica inserite nel listino, tra cui il famoso geometra di Arcore e l'ex massaggiatore dell'A.C. Milan Puricelli), ora la consigliera si trova invischiata in un brutto momento giudiziario: il gup di Milano Maria Grazia Domanico, ha infatti fissato per il 27 giugno l’udienza preliminare in cui sono imputati Lele Mora, il direttore del Tg4 Emilio Fede e Nicole Minetti per la vicenda Ruby. I tre sono accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione di 32 ragazze invitate, secondo le intercettazioni, a non meglio definiti festini nella villa del Premier, che noi tutti abbiamo ormai imparato ad associare all'espressione Bunga Bunga. Tutto questo accade a distanza da noi, in aule lontane che non conosciamo e sul filo di linee telefoniche sconosciute.

E poi un giorno succede che Nicole Minetti te la ritrovi a Sedriano, invitata dal sindaco Alfredo Celeste come madrina della premiazione per il concorso La creatività delle donne della provincia di Milano”, promosso dal Comune di Sedriano per trovare una nuova destinazione d'uso al gazebo di piazza Mercato e vinto ex aequo da Daniela Garavaglia e Marina Pigliafreddo. Sabato sera dunque le due trionfatrici del bando verranno premiate nientemeno che dalle mani della Minetti, che ha evidentemente accettato di buon grado l'invito. Inevitabile il putiferio che si è scatenato poche ore dopo la conferma della presenza della ex ballerina e igienista dentale.  "Eravamo pronti alle evenutali polemiche – puntualizza il capogruppo Silvia Fagnani – perché come sempre è prevalso il giudizio sommario. La Minetti verrà a Sedriano come donna che ha saputo con l'impegno negli studi e nella professione ritagliarsi uno spazio nella vita".  

"Con gli impegni e con lo studio un corno – ribattono i giovani del Partito Democratico, che hanno intenzione di protestare all'esterno della sala Costa dove si terrà la premiazione – perché la laurea non è stata determinante al raggiungimento della posizione attualmente ricoperta: non prendiamo in giro i ragazzi che si impegnano quotidianamente nel raggiungimento dei propri obiettivi". Parole dure anche se dai toni meno accesi arrivano da Marco Re, già sindaco di Sedriano e segretario di zona del Partito democratico: "Trovo che la presenza di Nicole Minetti sia del tutto inopportuna, se non altro perché non ha nulla da spartire con Sedriano nè con un premio dedicato alla creatività. È una scelta frutto della superficialità, le donne di Sedriano non hanno bisogno di una madrina nè tantomeno della Minetti, perché hanno di sicuro molto di più da dire rispetto a questi personaggi". Non si spiega la scelta del sindaco nemmeno l'esponente di Sinistra per Sedriano Ivan Biondi, che bolla la questione come una provocazione "clamorosa considerando che proprio il sindaco Celeste ha emesso un'ordinanza contro la prostituzione mentre la Minetti è proprio indagata per favoreggiamento".

Eppure il sindaco Alfredo Celeste, già noto alla stampa per il rifiuto a celebrare in prima persona i matrimoni civili in quanto fervente credente cattolico, difende la propria decisione, anzi la decisione delle "sue donne". Sarebbero state proprio le consigliere ed assessori donna di Sedriano a chiedere a Celeste la presenza di Nicole Minetti perché lapidata mediaticamente e messa all'indice senza motivo perché ancora senza condanne pendenti sulle spalle. "Ci stiamo imbarbarendo sul giudizio sommario e sulla calunnia – chiosa Celeste – sono indignato per una polemica su una persona che, fino a prova contraria, è limpida e pulita. L'ordinanza contro la prostituzione erano legate anche al correlato traffico di droga, che uccide i nostri giovani. Detto questo, ripeto, la Minetti penalmente è sul piano di tutti coloro che la stanno criticando per nulla". Come l'ha dipinta il Premier Berlusconi durante una telefonata alla trasmissione di Gad Lerner, L'infedele, Nicole Minetti è "una persona splendida, intelligente, preparata, seria, si è laureata con il massimo dei voti, 110 e lode, si è pagata gli studi lavorando, è di madrelingua inglese e svolge un importante e apprezzato lavoro con tutti gli ospiti internazionali della Regione". Un tipo di ragazza, insomma, che il sindaco Celeste auspicherebbe come modello per la propria figlia? "Mia figlia è in grado di scegliere da sè i propri modelli – risponde il primo cittadino – e finchè la Minetti serà una libera cittadina per me va benissimo così". Sicuramente, Nicole Minetti non è un modello d'etica comportamentale per Vittoria Valenti, delle Segreteria provinciale del Pd "Si tratta di una ragazza che, da quanto emerge dalle inchieste giudiziarie, ha costruito la propria carriera politica con mezzi degradanti per sé e per lo Stato – commenta Valenti - ma non è che una rotellina di un ingranaggio molto più grande, da cui escono triturati il destino e la dignità di molte donne, e dove le donne possono al massimo aspirare ad essere riciclate come “madrine”. Molta più rabbia mi provoca, personalmente, chi comanda e fa girare quello squallido ingranaggio, per chi ha interesse a relegare le donne a ruoli subalterni e mortificanti, per chi si riempie la bocca di parole come “meritocrazia” e poi seleziona i candidati da eleggere nelle istituzioni pubbliche basandosi sul criterio dell’avvenenza fisica e dell’ubbidienza al capo, togliendo invece spazio a persone oneste e realmente meritevoli, come sono tantissime donne che devono fare i conti ogni giorno con mille ostacoli e discriminazioni nel mondo del lavoro".
Provocazione o no, quel che è certo è che con questo stratagemma l'evento ha trovato un naturale amplificatore nella voce dei media e sarà protagonista di un dibattito acceso, che difficilmente sarebbe scaturito da una semplice premiazione. È una conseguenza probabilmente auspicata, e il sindaco non lo nega. E chissà cosa ne pensano Daniela e Marina, le vincitrici messe in secondo piano dall'arrivo di una personalità tanto contestata e ingombrante. Con buona pace del concorso e della creatività.

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