È stato arrestato ieri pomeriggio a Milano dalla polizia Gioacchino Matranga, 64 anni, noto pregiudicato in traffici di droga e ritenuto esponente di Cosa Nostra nel capoluogo lombardo. L'uomo era evaso dal suo appartamento a San Giuliano Milanese nell'ottobre scorso. Matranga si trovava in regime di detenzione domiciliare per motivi di salute ma improvvisamente si era allontanato e aveva fatto perdere le sue tracce. Deve scontare un residuo di pena di 17 anni. Il nome di Matranga è noto anche a Magenta.
Nel 1990 allacciò rapporti con esponenti del Partito Socialista. In particolare con Aslan Pignatelli, detto Gimmy che, all'epoca sedeva tra i banchi del consiglio comunale. Pignatelli che, in seguito, uscì completamente pulito da ogni accusa.
Quando è stato arrestato Gioacchino Matranga era in compagnia di un colombiano, sul quale ora si stanno concentrando le indagini della Squadra Mobile. Matranga, infatti, che dai primi anni '60 gravita a Milano e ha scritto un pezzo di storia del traffico internazionale di stupefacenti, è conosciuto proprio per la sua attività di narcotraffico legata ai cartelli colombiani. Averlo trovato alla guida di un'auto a fianco di un colombiano, sul quale la polizia mantiene il massimo riserbo, ha evidentemente destato l'interesse degli investigatori, che stanno compiendo ulteriori accertamenti sul sudamericano, un uomo di 41 anni con vari precedenti e che, come Matranga, era in possesso di documenti falsificati. Si cerca di capire se il boss, durante la latitanza, presumibilmente passata a Milano, ne abbia approfittato per organizzare qualche affare di droga. Ora Matranga è rinchiuso nel carcere di S.Vittore, con l'accusa di evasione. Deve scontare ancora 17 anni e, probabilmente, non potrà più godere della detenzione domiciliare.
Nel 1990 allacciò rapporti con esponenti del Partito Socialista. In particolare con Aslan Pignatelli, detto Gimmy che, all'epoca sedeva tra i banchi del consiglio comunale. Pignatelli che, in seguito, uscì completamente pulito da ogni accusa.
Quando è stato arrestato Gioacchino Matranga era in compagnia di un colombiano, sul quale ora si stanno concentrando le indagini della Squadra Mobile. Matranga, infatti, che dai primi anni '60 gravita a Milano e ha scritto un pezzo di storia del traffico internazionale di stupefacenti, è conosciuto proprio per la sua attività di narcotraffico legata ai cartelli colombiani. Averlo trovato alla guida di un'auto a fianco di un colombiano, sul quale la polizia mantiene il massimo riserbo, ha evidentemente destato l'interesse degli investigatori, che stanno compiendo ulteriori accertamenti sul sudamericano, un uomo di 41 anni con vari precedenti e che, come Matranga, era in possesso di documenti falsificati. Si cerca di capire se il boss, durante la latitanza, presumibilmente passata a Milano, ne abbia approfittato per organizzare qualche affare di droga. Ora Matranga è rinchiuso nel carcere di S.Vittore, con l'accusa di evasione. Deve scontare ancora 17 anni e, probabilmente, non potrà più godere della detenzione domiciliare.
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