Quando la corsa diventa una droga...

A partire da oggi il mio blog, oltre ai tradizionali articoli che riguardano il mio amato territorio, sarà dedicato allo sport che preferisco.

Quale? La corsa. Piccole, medie, lunghe e lunghissime distanze. Correre a piedi mi è sempre piaciuto. Da ragazzino (fino ai 18 anni per intenderci), come sportivo non valevo proprio niente. Fu con il servizio militare, quando tra le nostre attività era compresa anche l’atletica, che cominciai ad allenarmi con regolarità. E si videro i risultati. La prima volta che indossai un paio di scarpe da corsa non riuscii a percorrere un chilometri di fila. Ero talmente sfiancato che dovetti fermarmi per qualche secondo, per poi riprendere.

A distanza di 20 anni, durante i quali i miei allenamenti sono stati più o meno costanti (salvo qualche breve interruzione causa infortuni), ho raggiunto tempi che pensavo inimmaginabili per me. Certo, nulla di eccezionale. Ma per me sono tempi importanti e sono convinto di poterli ancora migliorare. Ho corso pochissime gare perché ho sempre preferito correre da solo, nel silenzio delle prime ore del mattino. Quando la strada è soltanto mia. Ma quest’anno, grazie ad alcuni amici, ho scoperto la bellezza di correre nelle gare. E scoprire che c’è tantissima gente che ha la mia stessa passione. Una passione che per me è diventata una droga. Da oggi parlerò dei miei allenamenti, delle mie gare, degli obiettivi che voglio raggiungere…Quello della foto sono io impegnato nella recente ‘Stravisina’, una corsa non competitiva di 13 chilometri disputatasi a Robecco sul Naviglio nel mese di aprile che ho chiuso in un’ora esatta.

Quest’anno ho preso parte a 4 corse:

la StraMagenta a febbraio 10km in 46’

la Albairate-Cassinetta di Lugagnano di 12km fatta in 52’

la Stravisina, appunto

e la recente Marcia della Tigre a Carpenzago…6.5km di saliscendi e sterrato finiti in 29’

 

 
 
 

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