CORBETTA "Via il razzismo dalle nostre città!"

CORBETTA C’erano almeno trecento persone questa mattina a Corbetta per la manifestazione indetta dal comitato spontaneo Articolo Tre della Costituzione (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali). Manifestazione che ha ricordato a gran voce che Corbetta non è una città razzista. Il recente fatto di cronaca, che ha coinvolto un giovanissimo assessore allo Sport della Lega Nord (‘buu’ razzisti allo stadio di Busto Arsizio nell’ormai nota amichevole con il Milan), ha scosso le anime di tanti cittadini. Corbettesi e non. Che si sono ritrovati questa mattina per un corteo.
Una breve tappa davanti al palazzo municipale e i manifestanti hanno continuato lungo le vie del centro. Gaetano Olchini delle Acli si è rifatto alle parole del cardinale Tettamanzi durante una visita pastorale del 2009. “Sappiate rinnovare il vostro slancio missionario – ha detto Olchini riferendo le parole del Cardinale - per rispondere alle sfide che questo tempo ci presenta. Cercate di essere testimoni convinti e coerenti”. Franca Paia della Scuola senza Frontiere ha agigunto: “Siamo qui per manifestare l’indignazione di Corbetta lesa nell’orgoglio cittadino.

L’accoglienza, la tolleranza, il rispetto, il confronto nella diversità restano per noi l’obiettivo di un cammino per un progresso civile, morale, etico e spirituale. Infatti noi pensiamo il nostro paese non come un insieme di strade ed edifici, ma come un insieme di persone e relazioni. Per questo il compito più importante di cittadini e associazioni è quello di coltivare e promuovere il piacere di vivere insieme. Questo è il tratto distintivo di una comunità sana che sa reagire”.

"Non bisogna abbassare la guardia nei confronti dei segnali di razzismo - ha detto Marco Re – segretario PD Zona Abbiatense-Magentino - sia per quelli che si manifestano apertamente, sia per quelli che si manifestano in maniera strisciante. Le cronache nazionali delle ultime settimane ce lo dimostrano. Si pensi alle proposte deliranti, come quella di mezzi di trasporto pubblico diversi riservati agli extracomunitari: situazioni che esistevano in Sudafrica ai tempi dell’apartheid. L’attenzione deve essere ancora più alta verso coloro i quali hanno ruoli educativi, come è nel ruolo degli amministratori comunali. Le nostre comunità non sono razziste e sono pronte ad accogliere gli immigrati, riconoscendoli nei loro diritti e chiedendo l’adempimento dei doveri che sussistono in capo ad ogni cittadino. Gli immigrati dei nostri comuni sono per la quasi totalità degli onesti lavoratori che si occupano dei nostri anziani e dei nostri bambini, che fanno funzionare le nostre aziende svolgendo le mansioni meno ambite. Dobbiamo ricordare la nostra storia: molti cittadini italiani nel secolo scorso sono stati emigranti in molti paesi del mondo. Il PD nazionale ha indicato tra i primi provvedimenti che verranno assunti – in caso di vittoria alle elezioni – il riconoscimento della cittadinanza ai bambini extracomunitari nati in Italia". 

“Questa è una manifestazione nata per iniziativa di un comitato spontaneo per dire che rifiutiamo il razzismo in ogni sua forma”, ha ribadito Fulvio Rondena. Alla manifestazione ha preso parte anche il vice sindaco di Corbetta Monica Maronati, insieme agli altri membri della giunta. Non La Lega Nord, partito dell’ex assessore Riccardo Grittini, ma solo per evitare inutili tensioni. I calciatori del Corbetta, dove gioca Grittini nel ruolo di portiere, entreranno in campo domani con magliette sulle quali ci sarà scritta una frase per ripudiare il razzismo.