MAGENTA Le alzaie del Naviglio Grande riaprono a ciclisti e pedoni

MAGENTA E’ stato uno dei divieti più odiati degli ultimi anni. Non poter usufruire dell’alzaia lungo il Naviglio Grande per farsi una passeggiata un bicicletta o semplicemente una camminata in mezzo alla natura, ha sollevato le ire di tutti. Del resto era una decisione obbligata per il Parco del Ticino condannato a risarcire la famiglia di una donna vittima di un incidente lungo la ciclopedonale diversi anni fa. Divieto, tra l’altro, sempre aggirato perché ciclisti e pedoni negli ultimi anni hanno continuato ad usufruire dell’alzaia come se nulla fosse e, del resto, non è stato mai sanzionato nessuno. Come si è risolto il problema? Semplice, il Parco del Ticino ha trasferito le competenze sulle alzaie del Naviglio Grande al Consorzio villoresi, ponendo fine, dopo due anni, alla chiusura forzata delle stese nel tratto Turbigo-Albairate.

“Il Parco del Ticino non avrebbe potuto gestire l’apertura delle alzaie perché non è autorità idraulica – spiega Claudio Peja, direttore del Parco del Ticino – il tratto poteva essere gestito solo come pista ciclabile e ciò comportava una serie di interventi costosi e anche invasivi”. L’annuncio della riapertura è avvenuto questa mattina nella sede del Parco del Ticino a Pontevecchio di Magenta alla presenza, tra gli altri, del presidente del Parco Gian Pietro Beltrami, del presidente di Ersaf (ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) Roberto Albetti e del presidente del Consorzio Villoresi Alessandro Folli: “In buona sostanza – commenta Folli – le alzaie tornano al loro uso tradizionale anche in questo tratto ma, in condizioni normali, il transito di persone quali ciclisti e pedoni, sarà tollerato a rischio del passante, un po’ come per i sentieri di montagna. In ogni caso non saranno ammesse velocità superiori a 15 chilometri orari”.



I nuovi cartelli, con i relativi divieti, verranno sistemati entro pochi giorni lungo tutto il tratto. “Si è creato in questo modo un quadro normativo diverso, nel quale il Parco del Ticino continuerà a collaborare – aggiunge Peja – per la fruibilità dell’alzaia. Lanciamo però un appello a tutti, ciclisti soprattutto. Affinchè il loro sia un uso consapevole e responsabile. Pedalare lungo l’alzaia è bello, ma lo si deve fare tenendo presente che ci sono anche altre persone e l’incidente è dietro l’angolo”. La vigilanza sarà aumentata e garantita tramite accordi con le Polizie locali del territorio e con la già operativa Polizia Provinciale di Milano. Quanto alla manutenzione il Villoresi ha recentemente stanziato centomila euro per interventi di controllo delle piante infestanti.

Commenti