MAGENTA La crisi si
fa sentire. Anche i locali pubblici ne risentono e continuare a lavorare è
sempre più difficile. Tante, troppe spese e scarsi guadagni. Come fare? La
maggior parte continua tra mille difficoltà, alcuni chiudono. C’è chi segue la
via sbagliata e si inventa spacciatore di cocaina. Una strada che non porta da
nessuna parte perché prima o poi si finisce male. La storia avvenuta a Magenta
ha per protagonista il titolare di un locale birreria conosciuto. Si trova
all’angolo tra via Santa Crescenzia e via Santa Caterina da Siena. E’ il New
Bar. Gli agenti della Polizia Stradale di Magenta lo tenevano d’occhio da
tempo. Sospettavano che qualcosa di losco si celasse in quel locale e che,
oltre alla normalissima attività alla luce del sole, si svolgesse qualcosa che
tanto lecito non era. Giovedì mattina hanno pedinato quello che sospettavano
essere un consumatore. Non un ragazzino, ma un adulto di 45 anni che sniffa
cocaina. Uno dei tanti.
Lo hanno fermato mentre usciva dal New Bar e lui ha confessato: “Si, mi sono appena rifornito della mia dose, è da un anno che vengo in questo locale a rifornirmi”, ha detto agli agenti mostrando loro la dose appena comprata da 0,8 grammi. Una dose può costare anche 80 euro. Gli agenti sono entrati nel locale e lo hanno perquisito. Nel locale cucina hanno trovato quello che cercavamo. Nascosti in un armadio c’erano due pacchetti di sigarette, ma non contenevano sigarette. Contenevano dosi di cocaina. Un totale di 45 grammi di polvere bianca pronta per essere venduta. C’era anche un bilancino di precisione e 800 euro in contanti, possibile provento dello spaccio. Il titolare del New Bar è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, il locale è stato posto sotto sequestro. E’ un insospettabile, non certo un criminale incallito. Una brava persona che ha sempre lavorato, E.S., classe 1956. L’uomo vive nei pressi del bar, ma nella sua abitazione, accuratamente perquisita dai poliziotti, non è stato trovato nulla. “Il bar andava male, non sapevo più cosa fare – ha detto agli agenti – ero in crisi nera. Dovete credermi”.
Lo hanno fermato mentre usciva dal New Bar e lui ha confessato: “Si, mi sono appena rifornito della mia dose, è da un anno che vengo in questo locale a rifornirmi”, ha detto agli agenti mostrando loro la dose appena comprata da 0,8 grammi. Una dose può costare anche 80 euro. Gli agenti sono entrati nel locale e lo hanno perquisito. Nel locale cucina hanno trovato quello che cercavamo. Nascosti in un armadio c’erano due pacchetti di sigarette, ma non contenevano sigarette. Contenevano dosi di cocaina. Un totale di 45 grammi di polvere bianca pronta per essere venduta. C’era anche un bilancino di precisione e 800 euro in contanti, possibile provento dello spaccio. Il titolare del New Bar è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, il locale è stato posto sotto sequestro. E’ un insospettabile, non certo un criminale incallito. Una brava persona che ha sempre lavorato, E.S., classe 1956. L’uomo vive nei pressi del bar, ma nella sua abitazione, accuratamente perquisita dai poliziotti, non è stato trovato nulla. “Il bar andava male, non sapevo più cosa fare – ha detto agli agenti – ero in crisi nera. Dovete credermi”.
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