Viabilità Sud Ovest: fluidificare il traffico senza martoriare il territorio


(del Consigliere Regionale PD Francesco Prina) Il Consigliere Regionale Francesco Prina a fianco dei Sindaci dei venti comuni riuniti attorno al tavolo delle infrastrutture che interesseranno il sudovest milanese. Al Castello di Abbiategrasso insieme per rivendicare il ruolo di tutela della qualità della vita dei cittadini e del territorio.
In coda alla serata di giovedì 26 maggio, condotta dai primi promotori dell’iniziativa comune, Emilio Simonini di Cisliano e Tarantola di Albairate, è intervenuto il Consigliere regionale Prina, da sempre critico sui progetti infrastrutturali sulla viabilità del comparto sud ovest come progettata da Anas.
“Da molti anni, già da vice presidente del Parco Sud Milano e sindaco di Corbetta, sostengo la necessità di intervenire per fluidificare il traffico viabilistico ma evitando devastazioni inutili di territorio, spreco di risorse economiche e strutture sovradimensionate rispetto alle reali esigenze.

Stasera sono qui per dare il mio sostegno a queste amministrazioni che hanno il coraggio ed il buon senso di affrontare in modo coordinato e comune la tematica, uscendo dalle piccole logiche di campanile ed arrivando a riaffermare il ruolo di amministratori garanti della qualità della vita dei cittadini e della tutela del territorio.
Questo comparto della provincia milanese si caratterizza per la straordinaria vocazione agricola e la particolarità della sua natura; non possiamo disperdere un patrimonio così vitale e basilare per la collettività dell’intero Est Ticino.
I progetti di Anas e questa nuova proposta della Provincia sono l’uno sovradimensionato e l’altro singolare in quanto propone una nuova arteria stradale sul Naviglio, escludendo di fatto il tratto che realmente necessita di un intervento, vale a dire la Sp 114 nel segmento Albairate-Cusago.Milano. Si calano sul territorio progetti mastodontici e non si va ad alleviare il traffico sul vulnus più critico.

Mi associo a queste amministrazioni nel loro lavoro di intesa e mediazione. E’ ancora possibile intervenire presso i livelli istituzionali superiori, ma è senz’altro necessario farlo in maniera coesa.
Bisogna altresì smetterla di tacciare questi bravi amministratori come ‘Sindaci del NO’. Qui non si vuole impedire la realizzazione di opere utili; si vuole impedire uno spreco di territorio e denaro. Sì all’allargamento dell’attuale sede della Milano-Baggio-Castelletto, sì alla circonvallazione per Robecco sul Naviglio; e soprattutto sì ad intersezioni a raso e no a cavalcavia mastodontici, dispensiosi, devastanti”.

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