Tangenziale per Malpensa: sindaci scettici, "E' forse operativa la risaia Airlines?"

Nell’Est Ticino la politica e gli interessi di parte non possono prevalere sul “bene comune” a scapito dell’autonomia degli amministratori locali, della tutela del territorio e della qualità della vita dei cittadini. È quanto rilevano i sindaci Luigi Alberto Tarantola (Albairate), Emilio Simonini (Cisliano) e Willie Chiodini (Ozzero), in merito all’annosa vicenda della superstrada, del Progetto Anas di collegamento tra Magenta e la Tangenziale Ovest con riqualificazione della SS 494 da Abbiategrasso a Vigevano.
«Esistono due posizioni diverse su questa grande infrastruttura stradale. - ricorda Emilio Simonini - Da un lato ci sono i sindaci critici di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago e Ozzero, che la ritengono inutile, costosa e di grande impatto ambientale.
In alternativa propongono di riqualificare le strade esistenti, di potenziare il sistema del trasporto pubblico e di avviare dal basso un percorso di confronto democratico tra gli enti interessanti allo scopo di individuare insieme soluzioni concrete per risolvere le criticità della mobilità locale.
Dall’altro lato ci sono i sindaci favorevoli a prescindere di Abbiategrasso, Magenta, Marcallo con Casone e Vigevano che, invece, ritengono “essenziale” questa infrastruttura per risolvere i problemi di mobilità, sostenere le imprese e rilanciare l’economia nel territorio.

Questi sindaci sin dall’inizio hanno politicizzato la vicenda e messo in moto la loro macchina del potere per delegittimare ad ogni costo i sindaci critici e ovviamente evitando nei fatti ogni forma di confronto. L’unica eccezione è stata la partecipazione della maggioranza dei sindaci a un dibattito pubblico organizzato da un settimanale locale».
«I sindaci che oggi amano definirsi del “Comitato del Sì”, hanno fatto di tutto per screditarci dipingendoci, con il supporto benevolo di diverse testate giornalistiche: comunisti, ambientalisti radicali e perfino amministratori “irresponsabili”. Hanno mentito sapendo di mentire. - continua Emilio Simonini - Negli ultimi mesi hanno poi cercato di dividerci, anche proponendo uno stralcio del tracciato e precisamente di proseguire soltanto tra Magenta, Albairate, Abbiategrasso e Vigevano, eliminando il tratto fondamentale tra Albairate, Cisliano, Cusago e la Tangenziale Ovest.
Questa opera è stata presentata come necessaria per collegare Milano a Malpensa, ossia per migliorare l’accessibilità all’aeroporto. 

Che senso ha quindi oggi fare la superstrada tra Malpensa a Vigevano? Magari è operativa la nuova compagnia “Risaia Airlines” e non lo sappiamo.
La Provincia di Milano ha appena cambiato il parere, da negativo a positivo, sul progetto Anas e sempre per tentare di dividere, alcuni di noi sono stati convocati singolarmente.
È stato infine calato sempre dall’alto, cioè senza coinvolgere gli amministratori locali, il progetto della Tangenziale Autostradale Ovest Esterna di Milano, una nuova infrastruttura di enorme impatto ambientale che si aggiunge a quello della superstrada».
Emilio Simonini conclude affermando: «Non è vero che costruire strade si traduce automaticamente in un rilancio dell’economia. Non mi risulta che lungo il tratto della superstrada tra Malpensa e Magenta inaugurato nel 2008 siano fiorite nuove aziende, anzi è vero il contrario.
È stato anche detto che bisogna fare la superstrada per non perdere i finanziamenti disponibili. Le opere si fanno perché sono utili alla collettività e non perché ci sono dei soldi da spendere.
La verità è, oltre al business per le aziende che eseguono i lavori, i comuni più grandi da questa arteria otterrebbero solo vantaggi scaricando tutti gli svantaggi sul territorio pregiato dei comuni limitrofi che essendo più piccoli a loro avviso dovrebbero soltanto tacere e obbedire senza battere ciglio. Non funziona così in democrazia.
Bene comune, territorio e comunità vengono prima di tutto. Le esigenze reali di un’area verde e ricca di acque come la nostra richiederebbero di essere affrontare in maniera trasversale. Mentre i partiti e gli interessi di pochi dovrebbero restare dietro la porta.
Nonostante tutto, restiamo come sempre disponibili ad avviare un confronto democratico, serio e costruttivo con tutte le amministrazioni e gli Enti superiori per affrontare insieme il tema della mobilità».

Commenti

  1. territorio pregiato?
    ma basta con questi articoli RI-DI-CO-LI.

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  2. é vero anonimo, questo territorio da pregiato che era (una volta) é diventato una merda..non ci resta che peggiorarlo

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