Parchi: due settimane per migliorare la legge regionale


(di francesco Prina, consigliere regionale PD) Il gruppo del Partito Democratico in Commissione riesce a strappare un rinvio di due settimane alla discussione in aula della nuova legge regionale. “Due settimane per discutere con la maggioranza delle nostre proposte di miglioramento per una legge che sappia soddisfare le esigenze di fruizione dei cittadini e salvaguardare la rappresentanza locale” – Francesco Prina.
Entro giugno il progetto di legge proposto dall’assessorato ai Parchi dovrà comunque andare in discussione ed approvazione al Consiglio regionale, così come impone il Decreto nazionale. Ma le pressioni venute dalle forze di opposizione in Commissione, insieme alla spinta dalla società civile sul territorio, ha convinto la giunta ad emendare il testo.
“La nostra proposta, alternativa al PdL della giunta Formigoni – spiega il consigliere regionale corbettese Francesco Prina – è di approntare una legge promotrice di un’idea di tutela dinamica dei territori, che possono e debbono rappresentare un modo diverso e originale di produrre attività, reddito, occupazione, riuscendo nel contempo a preservare attentamente biodiversità e qualità ambientale e territoriale”.

Per cui proponiamo: protagonismo delle comunità locali, che mantengano un importante ruolo decisionale; rafforzamento della sussidiarietà orizzontale e allargamento della partecipazione delle associazioni all’interno degli organi dell’ente con un ruolo non solo consultivo, ma attivo e decisionale all’interno delle comunità del parco; estensione delle superfici di tutela, con inserimento della previsione delle aree contigue, finalizzata a garantire un’adeguata tutela ambientale anche ai confini delle aree protette; valorizzazione oltre che tutela del territorio compreso nel parco, con particolare attenzione ai sistemi produttivi (partendo dall’agricoltura), alla fruizione turistica, alla definizione paesaggistica.

Insomma, modificare la legge sui parchi regionali per disegnare un sistema di parchi regionali veramente rispondente alle esigenze di fruizione tutela e valorizzazione, come la nuova sensibilità sociale richiede. “Diciamo ancora NO al neocentralismo regionale, no allo spostamento della governace dalle comunità locali alla Regione, No alla modifica dei confini perimetrali del parco e NO alle deroghe di tutela”.
Francesco Prina

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