BERNATE TICINO Le sponde del Naviglio Grande crollano (VIDEO)

Bernate Ticino - via San Giorgio, l'agricoltore Alberto Bonfiglio mostra gli argini che stanno crollando
BERNATE TICINO Il Naviglio Grande si mangia le sponde che potrebbero, ben presto, crollare. E' l'allarme lanciato dagli agricoltori che lavorano tra Bernate Ticino e Castelletto di Cuggiono. Temono che l'imminente passaggio del battello per la navigazione turistica possa portare ulteriori danni, oltre a quelli già fatti e visibili in questi giorni di asciutta. Le sponde sono ammalorate e necessitano al più presto di un intervento. “Il lato più a rischio è quello a sinistra, andando verso valle – spiega Fabiano Bonfiglio, coltivatore della cascina San Giorgio – dalla parte opposta le cose vanno un po' meglio. La pista ciclopedonale tiene ancora, ma lungo via San Giorgio il danno è enorme”. Gli agricoltori affermano che l'azione erosiva dell'acqua era contenuta dalla presenza delle radici delle piante. Ma pochi giorni fa è arrivato, dal Consorzio Villoresi, l'ordine di sfalciare arbusti, rami, radici e tutto quanto possa impedire il passaggio dell'acqua.
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“Il motivo di tale ordine sta nella necessità di consentire che la navigazione si svolga senza intoppi – aggiunge Bonfiglio – senza calcolare le conseguenze negative che deriveranno dallo sfalcio. Il Naviglio Grande è un canale artificiale e dovrebbe rimanere negli argini. Senza protezioni continuerà ad allargarsi fino ad erodere le sponde”. Per non parlare dell'aspetto estetico. Perchè l'area in questione è in piena zona Parco del Ticino, una delle più belle del territorio. E senza vegetazione ai lati del Naviglio Grande tale bellezza ne risentirà. Gli agricoltori hanno calcolato che, negli ultimi anni, il Naviglio si è “mangiato” all'incirca tre metri di sponda. “Andando avanti di questo passo – conclude Angelo, un altro contadino – tra una ventina di anni l'acqua avrà ingoiato definitivamente via San Giorgio, la stradina sterrata che collega Bernate a Castelletto di Cuggiono. Chiediamo che gli enti preposti intervengano per evitare tale danno”.

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