SEDRIANO I cassaintegrati occupano la Polyù stamani presidio davanti al Comune

SEDRIANO Da una settimana occupano lo stabilimento di via Marie Curie a Sedriano giorno e notte. Sono i lavoratori della Polyù, azienda che opera nel settore delle coperture di capannoni, stadi e altro ancora. Una settantina di persone in cassa integrazione ordinaria che si chiuderà nel mese di aprile del 2010. La Polyù, ditta commerciale, si serve della Polysistem, anch'essa situata a Sedriano ed è il fornitore esclusivo per Polyù Italiana che si occupa di commercializzarne il prodotto finito. “Purtroppo per noi – commentano i lavoratori di entrambe le ditte - il proprietario ha deciso di chiudere la Polyù per un disaccordo nato tra i soci, e di aprire la cassa integrazione ordinaria”. I lavoratori cominciano a capire che le cose non vanno nel mese di giugno del 2009. La Polyù mette in cassa integrazione i propri venditori e aumenta il prezzo dei prodotti ai clienti. Applicando il pagamento alla consegna, facendo si che i clienti ordinino sempre meno. In tal modo i contatti con i clienti cessano di colpo.

Lunedì mattina, fino a mezzogiorno, i lavoratori sostenuti dai sindacati della Filtem Cgil Ticino Olona, hanno presidiato il piazzale antistante al palazzo comunale di Sedriano. Tanti i rappresentanti del mondo politico che hanno promesso sostegno ai lavoratori. “E' importante che gli enti locali si impegnino – ha detto Luciano Muhlbauer, consigliere regionale di Rifondazione Comunista – e che le istituzioni insieme facciano il possibile per impedire che, nella crisi, saltino fuori persone che ci guadagnino”. Mentre il sindaco di Sedriano Alfredo Celeste ha promesso agevolazioni per i cassaintegrati residenti in paese. E il consigliere regionale Francesco Prina ha invitato i sindaci a fare in modo che le aree sulle quali sorgono le aziende in crisi restino a vocazione industriale. Presenti lunedì mattina anche Francesco Tortora della Cgil, il Circolo "Rachel Corrie" Rifondazione Comunista, SinistradiSedriano  e Alfio Colombo, vice sindaco di Arluno. “Questa azienda è sempre andata bene – dicono con rammarico Roberto e Lorenzo, rispettivamente di Vittuone e Cornaredo, lavoratori della Polyù e della Polysistem – sappiamo che ci sono imprenditori disposti a rilevarla. Auspichiamo si faccia il possibile per consentire all'azienda di continuare a produrre”.

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